“Non ho ancora capito cosa mi sta succedendo“. È questo il commento di Giovanni Battista Zurru, 76 anni, ex presidente dell’Igea, arrestato assieme all’ex sindacalista Marco Tuveri, 62 anni, nell’ambito dell’inchiesta “Geo&Geo” per peculato, turbata libertà degli incanti, truffa aggravata, voto di scambio e violazione delle norme sul codice degli appalti. Zurru ha parlato nell’interrogatorio di garanzia davanti al gip Giuseppe Pintori.
L’ex presidente finito ai domiciliari – è difeso dagli avvocati Massimo e Marino Delogu – si è avvalso della facoltà di non rispondere, come già accaduto ieri per Marco Tuveri. Davanti al Gip è rimasta in silenzio anche Daniela Tidu, la segretaria nei confronti della quale è stato emesso il provvedimento di obbligo di dimora. La Tidu, difesa da Agostinangelo Marras, ha chiesto una revoca o una modifica della misura cautelare, eventualmente con un obbligo di firma, per consentire alla sua assistita di andare a lavoro, visto che ha il contratto in
scadenza a dicembre.