Guerriglia urbana a Sassari: vertice in prefettura, indagine ministeriale

Disordini, feriti, danneggiamenti per gli scontri a Sassari di ieri pomeriggio (leggi qui) tra i tifosi rossoblù arrivati in città per assistere a un’amichevole con il Sorso. Una scena di guerriglia urbana attorno alla stazione ferroviaria su cui domani di terrà un vertice in prefettura a Cagliari ed è stata aperta un’inchiesta ministeriale. La Prefetta Giuliana Perrotta ha infatti convocato la riunione del coordinamento delle forze di polizia, alla presenza del presidente del Cagliari calcio, Tommaso Giulini. Intanto la Digos di Cagliari sta collaborando con la Digos di Sassari, sono al vaglio i filmati delle telecamere di sicurezza per individuare i responsabili. E nelle prossime ora potrebbero arrivare sviluppi investigativi, soprattutto in merito ai Daspo (partire off limits) ed eventuali denunce.

L’indagine ministeriale: leggerezza? 
Il Ministero dell’Interno ha avviato un’indagine interna per cercare di chiarire di chi siano le responsabilità di un chiaro caso di sottovalutazione del pericolo. Una grave leggerezza, che avrebbe potuto produrre conseguenze molto peggiori.

La cronaca del raid

Il bilancio ufficiale è di un fermato e tre feriti: due agenti e un tifoso e danneggiamenti a un’auto della polizia municipale. Arrivati a Sassari a bordo di quattro pullman privati, noleggiati per l’occasione, appena scesi alla stazione dei bus hanno messo in atto un raid che ha colto impreparate le forze dell’ordine. I sedicenti tifosi erano armati di spranghe, coltelli, mazze e bombe carta. Secondo la testimonianza di alcuni automobilisti che si sono ritrovati sul luogo degli incidenti, gli autori di questa aggressione contro persone indifese urlavano frasi come “siamo venuti a devastarvi”. Hanno rovesciato cassonetti, distrutto i marciapiedi, lanciato pietre e fumogeni contro i passanti, le auto, i negozi e l’ufficio postale. Alcune scritte offensive sono apparse sui muri lungo il percorso. Un’azione premeditata e preparata. Quando gli ultras torresini sono arrivati sul luogo in cui era appena andata in scena la guerriglia, quelli del Cagliari erano stati contenuti nella stazione e tenuti alla larga. Ripartiti a bordo degli stessi mezzi con cui si erano presentati in città, oltre ottanta Sconvolts sono stati fermati e identificati dalla Digos in una stazione di servizio di Nuraminis, all’altezza del km 25 della 131. Lungo il percorso della statale 131 – secondo fonti della polizia – sono stati trovati bastoni e spranghe.

Le reazioni social e della politica

I fatti hanno suscitato molto clamore anche sui social network con commenti in diretta. Durissime le prese di posizione della politica a partire dal presidente del Consiglio regionale, ed ex sindaco di Sassari, Gianfranco Ganau e dal senatore Pd, Silvio Lai, anche lui sassarese. Qui le reazioni dei due sindaci di Cagliari e Sassari, lo sgomento di Sanna e le scuse di Zedda: “Questi non sono tifosi”.

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