Gruppo cattolico premia l’ostetrica ‘facilitatrice’ del legame donna-luna

L’associazione cattolica ‘Donne al traguardo’ ha assegnato ieri il ‘Premio Sorellanza 2017’ all’ostetrica Laura Caposella, di Villasor, per “aver raccolto sotto la ‘Tenda rossa’ – è questa la motivazione del riconoscimento – tante donne desiderose di condividere le proprie esperienze e riappropriarsi di ogni fase della maternità, troppo spesso espropriata da un eccesso di medicalizzazione in un sistema sanitario che la considera alla stregua di una malattia”.

La notizia, contenuta in una mail a firma di Silvana Mingoni, presidentessa di ‘Donne al traguardo’, è arrivata questa mattina alle 10,31 nella casella di posta del nostro giornale. Non l’abbiamo pubblicata subito perché ci siamo voluti prendere il tempo per fare prima alcune verifiche. ‘Tenda rossa’ è infatti il collettivo femminile a cui aveva aderito Enrica Collu, la mamma di trentacinque anni morta lo scorso ottobre per setticemia una settimana dopo aver partorito in casa. Sul decesso c’è un fascicolo aperto dalla Procura di Cagliari che sta indagando attraverso il sostituto procuratore Enrico Lussu.

Sardinia Post ha contattato telefonicamente Silvana Mingoni per chiedere conto, vista l’inchiesta non ancora chiusa, sull’opportunità del premio. La presidente del gruppo cattolico ha detto: “Non spetta a noi giudicare, la giustizia farà il suo corso. Noi, attraverso la vincitrice dell’ottavo Premio Sorellanza e la cui storia è stata raccontata da Daniela Mele, abbiamo voluto riconoscere il lavoro delle donne impegnate a combattere la violenza ostetrica negli ospedali e a restituire umanità al travaglio, al parto, al puerperio e all’allattamento al seno. Perché le donne non sono mucche da portare al macello, come succede in tanti ospedali. Quanto fa Laura Capossela è esemplare, al pari di tutte le iniziative di associazionismo femminile. Non si può certo negare che il Sistema sanitario gestisca la maternità con un eccesso di medicalizzazione: quando va bene, i bambini appena nati vengano ridati alle mamme ventiquattro ore dopo il parto. Che invece è una cosa che riguarda le donne, spesso trattate a pesci in faccia”.

Nella pagina Facebook di ‘Tenda rossa Sardegna’, il nome dell’ostetrica Caposella figura come “facilitatrice’ degli incontri sul “cerchio di donne radunato in uno spazio sacro dove, insieme, possiamo ritrovare  la nostra essenza più autentica”. Nel post pubblicato il 7 dicembre e che invitava a un appuntamento programmato per la scorsa settimana, si legge: “Sarà spiegato cos’è ‘Tenda rossa’. Il profondo legame che ci unisce con la luna, il potenziale creativo femminile, la ciclicità lunare come mezzo di conoscenza di se stesse”. (al. car.)

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