Deliperi (Grig): “Altro che fatalismo, Cappellacci ha revocato 1,5 milioni destinati alla difesa del suolo”

“Il Presidente della Regione Ugo Cappellacci ha poco d’abbandonarsi al fatalismo di stampo biblico (‘La Sardegna è stata vittima di una piena millenaria’), quando dalla sua amministrazione vengono revocati fondi per ben 1,5 milioni di euro destinati proprio per gli interventi per la difesa del suolo e contro il dissesto idrogeologico”. A ricordarlo è il Gruppo di Intervento Giuridico, che oggi scrive pesanti accuse contro l’attuale giunta regionale e individua, tra le sue responsabilità, la revoca dei contributi ai comuni per il Piano stralcio per l’assetto idrogeologico.

“È vero, fra raffiche di vento a 100 km orari è venuta giù tanta pioggia, ma è vero anche che vittime e danni vi sono stati soprattutto in quartieri edificati in zone a rischio idrogeologico come nella piana olbiese, a Putzolu, a Santa Mariedda, a Baratta, sulla costa di Pittulongu. Com’era già accaduto – ricorda Stefano Deliperi, presidente del Gruppo – nella tragica alluvione di Capoterra”.

Il rischio idrogeologico, secondo le associazioni ambientaliste, è messo a dura prova dal piano regionale per l’edilizia 2009 e lo sarà ancora di più se realmente sarà stravolto l’attuale piano paesaggistico. Per non parlare di quel milione e mezzo di euro prima impegnato in favore degli enti locali per il Piano di Assesto Idrogeologico e poi cancellato: la legge regionale n. 21 dello scorso agosto “Sostegno alle povertà e interventi vari” sopprimeva la quota 2013 di uno stanziamento triennale destinato a “ampliare ed approfondire il quadro conoscitivo dell’assetto idrogeologico del territorio regionale, individuando in particolare le criticità idrauliche e da frana e la relativa pericolosità di aree non ancora studiate interne ai territori comunali”. Uno stanziamento con cui, probabilmente, si sarebbero potuti mettere in sicurezza fiumi, bacini d’acqua e territori e invece inspiegabilmente revocato per quest’anno.

“Servirebbe una linea politico-amministrativa sensata: un grande piano di risanamento idrogeologico e della rete idrica – conclude la lettera del Gruppo di intervento giuridico – sostenuto con quei fondi comunitari che non si sanno spendere o troppo spesso si spendono male. Farebbe bene all’ambiente e darebbe lavoro a imprese, progettisti, maestranze di ogni qualifica. Darebbe anche maggiore sicurezza alle persone, con meno calamità innaturali annunciate, se non dispiace”.

Francesca Mulas

 

 

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share