Giovani uccisi a Orune e Nule, Corte d’Assise di Nuoro taglia la lista dei testi

Sono circa 40 su un totale di 238 i testi esclusi dalla Corte d’Assise di Nuoro dalla lista presentata dai difensori di Alberto Cubeddu, il giovane di 21 anni di Ozieri sotto processo per gli omicidi dello studente Gianluca Monni, 19 anni di Orune, e di Stefano Masala, di 29 di Nule, uccisi tra il 7 e l’8 maggio del 2015. Alcuni sono stati ritenuti inammissibili “perché costituiscono prove vietate dalla legge”, altri del tutto superflui. I giudici hanno così accolto le richieste del Pm Andrea Vacca e delle parti civili che si erano opposti alla corposa lista del collegio difensivo (avvocati Patrizio Rovelli e Mattia Doneddu). La Corte ha invece detto sì alla lista degli 80 testi del Pm e dei 18 della parte civile. I giudici hanno poi conferito l’incarico al perito Salvatore Sanna per le trascrizioni delle intercettazioni ambientali e telefoniche. Il processo entrerà nel vivo il 14 settembre, data nella quale sfileranno i primi testimoni dell’accusa. Presente Cubeddu, accompagnato dalle guardie del carcere di Badu ‘e Carros, che ha assistito all’udienza in silenzio vicino ai suoi difensori. Il giovane imputato si deve difendere dall’accusa di duplice omicidio volontario premeditato in concorso con suo cugino, Paolo Enrico Pinna, 18 anni di Nule, minorenne all’epoca dei fatti e già condannato a Sassari a 20 anni di carcere, con rito abbreviato.