Gioco d’azzardo patologico, progetto di sensibilizzazione della Regione

“Sensibilizziamo l’opinione pubblica sui rischi di una dipendenza che in Sardegna è allarmante e spingiamo le istituzioni a intervenire sulla prevenzione”. Lo dice Lisa Benvenuto, responsabile della segreteria organizzativa di “Azzardopatia – Scommettiamo su di te“, progetto di sensibilizzazione sul gioco d’azzardo patologico finanziato dalla Regione, che coinvolgerà scuole e istituzioni sarde contro un fenomeno dilagante. Per l’Agenzia delle dogane, nel 2016 solo a Sassari sono stati spesi 346milioni e 733 mila euro col gioco d’azzardo legalizzato, 33milioni e 583mila euro dei quali sono finiti nelle slot e la fetta più consistente su internet: 214milioni di euro. Il progetto elaborato dall’associazione Crew di Sassari conta sull’appoggio dei Comuni di Sassari e Alghero, della presidenza del Consiglio regionale e della Comunità Mondo X per il recupero dalle dipendenze.

“Sono previsti trenta incontri pubblici, eventi teatrali, attività di animazione, comunicazione, informazione e due concorsi per la creazione di un videospot, bisogna creare una coscienza pubblica sul problema e arginarne gli effetti devastanti”, spiega Benvenuto. “La sensibilizzazione – sottolinea il presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau – dev’essere capillare”. “Mi impegno affinché la proposta di legge al vaglio della sesta commissione sia discussa presto e venga approvata in aula, dotando la Sardegna di una normativa necessaria”, assicura Ganau di fronte al sindaco di Alghero, Mario Bruno, all’assessora dei Servizi sociali di Sassari, Monica Spanedda, al dirigente di Mondo X, Marco Ladu, alla consigliera comunale di Alghero, Giusy Piccone, e al consigliere regionale Raimondo Cacciotto, firmatario della proposta di legge avanzata dalla consigliera Daniela Forma. Nella lotta al gioco d’azzardo patologico, Sassari e Alghero sono avanti: Sassari ha regolamentato gli orari e premia con sgravi fiscali gli esercizi che rinunciano alle macchinette, Alghero ha sfidato il vuoto normativo con un’ordinanza che individua i luoghi sensibili e fissa le distanze consentite per installare sale giochi e slot.

 

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