“Geometra 2.0”: dalla china al drone, a Cagliari una giornata sulla professione

Matita, china, metro, calcolo delle superfici su carta. Dimentichiamoci gli antichi strumenti di lavoro del “vecchio” geometra. Nel nuovo millennio il “geometra 2.0” non si sporca più le mani e usa scanner laser, droni, rilievi gps, realtà aumentata e cad, in una realtà sempre più connessa al mondo digitale. A Cagliari all’istituto Bacaredda c’è stata la “Giornata del geometra”, organizzata in collaborazione con il Collegio dei geometri della provincia.

“Di fatto continuiamo a fare da un secolo le stesse cose”, ha spiegato Maurilio Piredda, presidente del collegio dei geometri di Cagliari “ma è cambiata tutta la tecnologia di supporto e forniamo servizi all’avanguardia”. Sono solo alcuni esempi ma è chiaro che il digitale non solo aumenta la produttività e le efficienze (tempi di esecuzione ridotti e ottimizzati grazie alle informazioni raccolte utilizzabili in tempo reale), ma bensì imposta nuovi modi di relazionarsi con la clientela, pubblica e privata, e di offerta di nuove consulenze con l’evoluzione e il cambiamento del modello organizzativo e di business, con ricadute benefiche su professionisti e committenti.

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In Sardegna attualmente si contano circa 3500 geometri, ma le iscrizioni all’albo si stanno riducendo. “È una professione che non dobbiamo perdere”, ha precisato Maurilio Piredda, “è fondamentale perché è l’unica figura professionale tecnica che è capillarmente presente in tutto il territorio, anche nei piccoli comuni, è un riferimento per i cittadini”. E per i ragazzi che vogliono intraprendere questa professione il consiglio è:” Continuate a studiare e amate lo studio, è importante per la professione, ma dopo il diploma, se non avete la possibilità di continuare a studiare, le porte sono comunque aperte con la patente che consegniamo per farvi lavorare”.

Monica Magro

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