Gentiloni a Cagliari. Cappellacci: “Nessun impegno concreto su questioni aperte”

“Gentiloni è venuto in Sardegna per una gita spensierata e Pigliaru si comporta come il presidente di un comitato di accoglienza, non della Regione”. Lo afferma il coordinatore regionale di Forza Italia, Ugo Cappellacci. “Nessuna risposta da chi viene per parlare di 17 milioni mentre porta via ben 700 milioni ogni anno alla nostra isola, nessun impegno concreto – incalza Cappellacci – sulle questioni ancora aperte tra lo Stato e la Sardegna. Pigliaru ripete ad un governo “fotocopia” di quello precedente le stesse parole dolci rivolte a Renzi, come se lui e buona parte dei ministri non fossero in carica da tre anni. Ancora una volta sentiamo parlare di “serie interlocuzioni”, di “incontro positivo”, fino ad un “mi é piaciuto” che sia adatta più ad un ruolo di fan che a quello istituzionale. Si vagheggia poi di presunte riforme che finora hanno sortito un unico risultato: i maxi stipendi per i manager continentali della sanità sarda. E sulle entrate – conclude l’ex presidente della Regione – si continua a invocare l’accordo patacca del 2014, con cui Pigliaru ha messo nero su bianco la rinuncia a tutte le giuste rivendicazioni sui soldi dei sardi scippati dallo Stato centrale, ha ritratto tutti i ricorsi promossi da noi e ha rinunciato ai benefici di quelli già vinti. Che fine ha fatto la componente sovranista e indipendentista della maggioranza? Quell’accordo è la pagina più nera del primo presidente della Regione che ha rinnegato l’Autonomia. Nessun tagliando: quel patto fregatura siglato da Pigliaru con Renzi deve essere stracciato”.

Polemico anche il segretario dell’Unione Popolare Cristiana (Upc) Antonio Satta: “Apprezzo il fatto che Gentiloni sia venuto in Sardegna. Ma noi aspettiamo ancora una sorta di indennizzo per il mancato G7 alla Maddalena. Un’intera isola era pronta, e lo è tutt’ora. Il G8 di Taormina poteva e doveva essere organizzato alla Maddalena. Renzi ci ha snobbato, avremmo gradito da Gentiloni un’inversione di rotta – osserva Satta – Come parte del centrosinistra, vorremmo che la nostra coalizione riparasse al torto che ci fu fatto da Berlusconi”.

Duro l’intervento del deputato Mauro Pili (Unidos): “Quella di Gentiloni a Cagliari è stata l’ennesima rapina con destrezza dello Stato italiano alla Sardegna. Il sindaco di Cagliari e il presidente della Regione ancora una volta si sono rivelati complici di una vergognosa messa in scena che conferma la sudditanza politica e istituzionale di Zedda e Pigliaru. Basta vedere l’elenco di tutte le città metropolitane finanziate con il decreto del presidente dei ministri sul bando cosiddetto periferie – ha aggiunto Pili – per rendersi conto che Cagliari è stata inserita solo come comune ma è stata esclusa come città metropolitana. In tutte le altre realtà italiane, comprese le regioni a statuto speciale, sono state finanziate sia la città/comune, che le città metropolitane. Dall’elenco manca appunto la città metropolitana di Cagliari a cui vengono a mancare 40 milioni di euro che, invece, sono stati destinati a 11 città metropolitane su 14. Si spiega così la frettolosa visita del presidente del Consiglio che pur di imbrogliare i Sardi ha scelto di iniziare questa pantomima proprio a Cagliari. Il tentativo maldestro di far passare in secondo piano il riparto dei fondi, con uno costoso quanto inutile volo dell’airforce Renzi, emerge in tutta la sua gravità proprio perché sia il presidente della Regione che il sindaco di Cagliari non hanno in alcun modo fatto rilevare al presidente del Consiglio il furto di 40 milioni di euro che spettavano alla città metropolitana di Cagliari alla pari di tutte le altre. Sorprende – ha concluso Pili – il silenzio di tutta la classe politica sarda, in particolar modo dei pseudo sovranisti che spartiscono le poltrone con i partiti italiani e sono pronti a inginocchiarsi dinanzi a queste malefatte”.

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