Furti sulla nave per Napoli. Sotto accusa extracomunitari in via di espulsione

Notte da incubo per i passeggeri della nave Tirrenia che da Cagliari è arrivata in mattinata al porto di Napoli. Secondo quanto raccontato dai passeggeri, sono stati presi di mira da una cinquantina di extracomunitari – destinatari di un decreto di espulsione – che hanno messo a segno innumerevoli furti. Danni e molestie, dunque: molti del gruppo di extracomunitari – che in virtù del decreto devono lasciare l’Italia entro sette giorni – secondo quanto riferito dai passeggeri hanno cercato anche di aprire le cabine.

È stato il comandante della nave ad allertare la Polizia. I passeggeri della Janas erano partiti da Cagliari ieri sera e sono arrivati a Napoli alle ore 8.30. I controlli della Polizia sono ancora in corso soprattutto per accertare che nessuno si nasconda a bordo della nave per evitare l’applicazione del decreto di espulsione. L’arrivo della nave al porto di Napoli è presidiato dalla Polizia di Stato che sta procedendo a controlli a tappeto.

La Compagnia Tirrenia “conferma la presenza a bordo del traghetto Janas, in servizio stanotte da Cagliari a Napoli, di 50 extracomunitari”, alcuni dei quali destinatari di decreto di espulsione. “Il passaggio nave del gruppo è stato effettuato secondo le procedure previste dalla legge, implementate dalle autorità di sicurezza di Cagliari – si legge in una nota – La Compagnia, come sempre in questi casi, sempre più frequenti, ha destinato ad essi un’area della nave, a garanzia della sicurezza dei passeggeri, non essendo il gruppo accompagnato dalle forze di polizia. Contrariamente ad episodi precedenti, però il gruppo ha creato problemi a bordo per tensioni al suo interno che si sono ripercosse sui passeggeri”. “Sono in corso da parte delle autorità di sicurezza di Napoli, chiamate dal comando nave, accertamenti sugli episodi accaduti nei confronti del personale di bordo e dei passeggeri”, conclude la nota.

Una parte degli immigrati extracomunitari protagonisti dei furti e delle aggressioni faceva parte dei 112 algerini sbarcati negli ultimi giorni sulle coste del Sud Sardegna. Lo confermano le forze di polizia dell’Isola ricordando che un primo gruppo era stato già identificato, facendo così scattare il decreto di espulsione e il conseguente imbarco dalla Sardegna per lasciare il territorio nazionale. Negli ultimi mesi, con l’intensificarsi degli sbarchi dall’Algeria alle coste del Sulcis con barchini di fortuna, sono stati diversi gli episodi di criminalità contestati ai migranti dopo la consegna del foglio di espulsione. Una decina di persone per questo è finita in carcere. “Abbiamo assistito al furto di massa al supermercato Lidl di viale Marconi a Cagliari – sottolinea il segretario provinciale del Sap Luca Agati – scippi, rapine, addirittura una violenza sessuale. Eppure il silenzio delle istituzioni continua inesorabile, tollerando di fatto che dei delinquenti continuino a minacciare la serenità dei cittadini”. Quindi il sindacalista della Polizia si interroga. “Con gli sbarchi dal Nord Africa arrivano poco di buono, giovani convinti di poter fare ciò che vogliono una volta ottenuto il foglio di espulsione, che nulla è se non un lasciapassare che garantisce loro la libertà di delinquere in Italia. Cosa deve accadere per far comprendere che va trovata una soluzione definitiva che ponga fine agli arrivi?”. Due degli algerini sbarcati tra sabato e lunedì, un 35enne e un 28enne, sono stati arrestati in queste ore dalla Squadra mobile. Il primo aveva il divieto di tornare in Italia per 5 anni emesso dopo un arresto nel 2014, il secondo era destinatario di decreto di espulsione firmato nel 2016 dalla Questura di Varese.

 

 

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