“Mi è stato contestato anche l’acquisto di alcune Montblanc. Le ho pagate con i miei soldi. Questi sono gli assegni che sono riuscito a recuperare dalla banca”. L’ex capogruppo del Pdl, Mario Diana, ha depositato ai giudici tre assegni nel corso del processo a Cagliari che lo vede imputato di peculato aggravato nell’ambito dell’inchiesta sull’utilizzo ritenuto illecito dei fondi riservati ai gruppi del Consiglio regionale della Sardegna, coinvolti una novantina di ex consiglieri della XIII e XIV legislatura. In realtà i cedolini prodotti al collegio sono sette, ma solo tre riguardano l’imputazione legata all’acquisto delle penne, che però non fanno parte dello stock di Montblanc acquistate come dono per tutti i consiglieri del Pdl.
Secondo la Procura, Diana avrebbe utilizzato circa 200mila euro per spese non istituzionali. L’esponente del centrodestra, difeso dagli avvocati Massimo Delogu e Pierluigi Concas, era stato arrestato il 6 novembre 2013, quindi scarcerato a marzo 2014. Il resto dell’udienza odierna è proseguita con l’esame di testimoni della difesa, per poi essere aggiornata al 26 aprile prossimo.