Fondi ai gruppi, 30 richieste di rinvio a giudizio: si decide ad aprile

È stata rinviata al 12 aprile l’udienza sui trenta rinvii a giudizio chiesti dal pm Marco Cocco nell’ambito dell’inchiesta sui fondi ai gruppi del Consiglio regionale, relativamente alla XIII legislatura, dal 2004 al 2009. La decisione riguarda ex esponenti del centrosinistra, quasi tutti del Pd, anche se allora erano divisi in Ds, Margherita e Progetto Sardegna (il Partito democratico è stato fondato a ottobre 2007).

Era nell’aria, vista la coincidenza con la campagna elettorale delle Politiche 2018, che l’udienza di oggi potesse slittare. E così è stato per decisione del gup di Cagliari, Roberto Cau, nell’aula due al quinto piano del palazzo di giustizia. L’accusa è per tutti di peculato.

In questo blocco di indagini, partite a ottobre 2013, rientrava anche Francesca Barracciu, la cui posizione è stata stralciata e l’ex sottosegretaria condannata in primo grado a quattro anni, lo scorso dicembre. A seguire i nomi dei trenta consiglieri regionali della XIII legislatura per i quali si attende ad aprile la decisione del Gup. Indichiamo tra parentesi anche l’importo contestato dalla Procura.

Tarcisio Agus (4.509 euro): commissario straordinario del Parco geominerario; Antonio Biancu (96.816 euro): segretario particolare – senza compenso – dell’attuale assessore regionale all’Agricoltura; Mario Bruno (46.024 euro): sindaco di Alghero; Giuseppe Cuccu (170.084 euro): amministratore unico di Tecnocasic, la spa che nell’area industriale di Macchiareddu gestisce la piattaforma per lo smaltimento dei rifiuti; Silvio Lai (81.585 euro): senatore uscente e ricandidato alle Politiche del 4 marzo nel collegio uninominale di Sassari; Gavino Manca (52mila euro): consigliere regionale al terzo mandato e candidato nel collegio plurinominale Centro-Nord per Montecitorio; Siro Marrocu (174.567 euro): deputato uscente e non ricandidato, per propria scelta; Salvatore Mattana (79.366): sindaco di Sarroch e presidente del Cacip, il Consorzio industriale provinciale di Cagliari; Nazareno Pacifico (94.164 euro): direttore sanitario dell’Azienda ospedaliero-universitaria (Aou) di Cagliari; Giuseppe Pirisi (78.298 euro): presidente dell’Isre (Istituto superiore regionale etnografico) con sede a Nuoro; Chicco Porcu (172.173 euro): amministratore unico dell’Arst, la spa regionale del trasporto pubblico; Franco Sabatini (56mila euro): consigliere regionale al terzo mandato e candidato nel collegio uninominale di Nuoro per la Camera; Giacomo Spissu (79.262 euro): presidente di Sardaleasing, la finanziaria del Banco di Sardegna;

Non hanno attualmente incarichi politici gli altri indagati del Pd: l’ex capogruppo Ignazio Calledda (275.517 euro); Alberto Sanna (83.607); Vincenzo Floris (82.087); Giovanni Battista Orrù (80.181); Angelina Corrias (79.911); Renato Cugini (70.395); Alessandro Frau (54.737); Mariuccia Cocco (48mila); Stefano Pinna (42.915); Gianluigi Gessa (42.726); Simonetta Sanna (42mila); Elio Corda (39.386); Giovanni Giagu (23.600); Giovanni Tocco (17mila).

Del gruppo Pd ha fatto parte anche l’ex Udeur Carmelo Cachìa (35mila), già condannato in primo a tre anni e dieci mesi nel primo processo sui fondi ai gruppi cominciato nel 2009 e concluso a febbraio 2017. Nello stesso processo venne assolto l’ex Idv Giommaria Uggias che restituì i 32mila contestati allora dalla Procura, ma deve rispondere di una nuova accusa di peculato su una somma di 28mila euro. Coi dem aveva governato pure Beniamino Scarpa, l’ex Psd’Az condannato anche in secondo grado a quattro anni e mezzo: per lui 25.020 euro di contestazione.

In questa indagine rientravano anche altri cinque dem per i quali, oltre un anno fa, il Gip ha archiviato la posizione su richiesta del Pm. Sono: Giuseppe Luigi Cucca, senatore uscente e segretario regionale, ricandidato come capolista nel collegio plurinominale per Palazzo Madama; Eliseo Secci, assessore al Bilancio nella giunta Soru; Francesco Sanna, deputato uscente e di nuovo in corso nel collegio Centro-Sud, sempre per Montecitorio, dove è secondo in lista; Marco Meloni, anche lui uscente della Camera ma rimasto fuori dalle Politiche 2018; Marco Espa, consigliere regionale non ricandidato alle elezioni sarde del 2014.

Al. Car.
(@alessacart on Twitter)

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