Fluorsid, il titolare dell’Ineco parla 3 ore con il Pm: “Eseguivamo gli ordini”

“Abbiamo risposto a tutte le domande del pubblico ministero, ritenendo di aver chiarito i dubbi anche nel merito. Ora aspettiamo che le indagini proseguano”. L’avvocato Carlo Massacci non svela i dettagli dell’interrogatorio del suo assistito, Armando Bollani, titolare dell’Ineco, la ditta che si occupava della logistica per la Fluordis di Macchiereddu, l’azienda al centro dell’inchiesta per un presunto inquinamento di terreni, falde acquifere e aria attorno allo stabilimento. L’indagato, tuttora agli arresti domiciliari, è stato sentito per tre ore dal Pm Marco Cocco: un confronto a tratti anche acceso, ma ritenuto molto produttivo dagli stessi inquirenti che ora hanno un quadro ancora più chiaro del sistema di smaltimento degli scarti di lavorazione alla Fluorsid. Ad un mese dall’interrogatorio di garanzia con il Gip Cristina Ornano, subito dopo l’ordine di arresto ai domiciliari, il manager della società che aveva in appalto la logistica per l’azienda di Macchiareddu ha deciso di farsi sentire dal magistrato che coordina le indagini sul presunto disastro ambientale. Dalle 10.30 alle 13.30, l’imprenditore ha risposto alle domande del pm e degli uomini della Forestale, coordinati dal commissario Fabrizio Madeddu. Ieri l’inchiesta ha subito una improvvisa accelerazione con il sequestro di altri venti ettari di terreni a Macchiareddu, su cui si sospetta siano stati versati scarti di lavorazione, e le perquisizioni nelle sedi della Fluorsid e della Ineco, con prelievo di computer e documenti.

La ricostruzione

Nello stabilimento della Fluorsid di Macchiareddu, finito al centro dell’inchiesta della Procura di Cagliari per presunto disastro ambientale dovuto ad un vasto inquinamento, la società Ineco avrebbe gestito la logistica fornendo uomini e mezzi, mentre i dirigenti dell’azienda committente avrebbero dato tutte le indicazioni sui metodi e i criteri di lavoro.  Questo è ciò che avrebbe riferito al pm Marco Cocco l’imprenditore Armando Bollani, titolare della Ineco, durante le tre ore di interrogatorio. In questo modo, avrebbe scaricato tutte le eventuali responsabilità dell’inquinamento contestato dalla magistratura ai dirigenti della Fluorsid. Era stato per primo proprio un ex operaio della Ineco a raccontare ai magistrati le operazioni poco chiare in capo all’azienda dell’hinterland cagliaritano. La Ineco, in sostanza, chiamata a fornire il personale e i macchinari per la logistica, avrebbe preso ‘ordini’ su come operare direttamente dai vertici dello stabilimento di Macchiareddu, compresi i criteri per lo smaltimento degli scarti di lavorazione. Assieme al magistrato titolare del fascicolo, erano presenti al colloquio anche gli uomini del Nucleo investigativo della Forestale, che ora dovranno verificare quanto affermato da Bollani, che si è presentato a Palazzo di giustizia accompagnato dall’avvocato difensore Carlo Massacci. Un botta e risposta ritenuto molto produttivo dagli inquirenti che ieri avevano sequestrato altri 20 ettari di terreni su cui si sospetta siano stati versati scarti di lavorazione

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