Fluorsid, indagati tre dirigenti dell’Arpas. Il Pm: “Omessi controlli e segnalazioni”

Tre dirigenti di Arpas, l’agenzia regionale per la protezione dell’ambiente, sono accusati di rifiuto di atti d’ufficio nell’ambito dell’inchiesta Fluorsid, l’azienda del patron del Cagliari, Tommaso Giulini, considerata responsabile di inquinamento. A decidere l’iscrizione sul registro degli indagati è stato il pm Marco Cocco che da maggio 2017 indaga sulle emissioni e sugli sversamenti del colosso industriale di Macchiareddu, primo produttore mondiale di fluoroderivati. A ricevere l’avviso di garanzia sono stati Davide Zaccheddu, Massimo Secci, tutti e tre in servizio nel dipartimento Arpas di Cagliari.

In particolare a Zaccheddu, responsabile del settore Bonifiche e siti inquinati, e a Secci, direttore del dipartimento del capoluogo, il pubblico ministero contesta in concorso il reato di rifiuto di atti d’ufficio per “omessa segnalazione agli enti preposti” del “superamento dei limiti tabellari” relativamente alle “emissioni in atmosfera” e ad “altri inquinanti industriali nelle matrici ambientali quali le acque di falda e i sedimenti della laguna di Santa Gilla”. Per il sostituto procuratore, i dirigenti Arpas “omettevano o comunque ritardavano gravemente i controlli prescritti nello stabilimento Fluorsid di Macchiareddu” nonché nella “discarica-deposito di Terrasili”, ad Assemini. Di qui appunto la contestazione del reato previsto dall’articolo 328 del Codice penale per il rifiuto di “atti che – ha scritto il pm nel motivare gli avvisi di garanzia – dovevano essere compiuti senza ritardo che per ragioni di giustizia, igiene e sanità”.

L’indagine sui dirigenti Arpas arriva a distanza di un’anno dall’apertura del fascicolo e sembra confermare in qualche modo sospetti che erano contenuti già nell’ordinanza di arresto del 2017 con la quale finirono in carcere tre manager della Fluorsid e altre quattro persone. In più di un passaggio, il gip Cristina Ornano mise il evidenza la posizione dell’Arpas che aveva derubricato l’inquinamento di Macchiareddu ” a sabbia del Sahara“. Sui controlli fatti nello stabilimento di Giulini la Procura aveva sottolineato poi che erano stati “pochi e parziali“. Sull’inchiesta Fluorsid continua a lavorare, su delega del Pm, il Nucleo ispettivo Nipaf del Corpo forestale, guidato dal commissario Fabrizio Madeddu. (al. car.)

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