Fine-vita, all’appello di Walter Piludu risponde solo Papa Francesco

Finora solo in due hanno risposto al lucido appello di Walter Piludu: Beppe Grillo e il Papa. La richiesta dell’ex presidente della Provincia di Cagliari per il Pci, 64 anni, malato di Sla dal 2011 era contenuta in una lettera aperta rivolta a tutti i referenti politici nazionali perché si facesse qualcosa sulla questione del fine vita e dell’autodeterminazione. I destinatari bipartisan non hanno risposto: da Renzi a Berlusconi, da Monti a Vendola, da Salvini ad Alfano fino Giorgia Meloni: nullaParole chiare  quelle di Piludu che chiedevano un disegno di legge: “Vi chiedo che senza sgargianti bandierine di parte e senza querule primazie propagandistiche, almeno su un tema come questo, si riesca a trovare l’inedito coraggio di una sostanziale intesa che stimoli la predisposizione di un serio e approfondito disegno di legge”. Una lettera scritta grazie all’ausilio di un computer a comandi oculari per porre un problema “al tempo stesso personale e generale: il problema del fine vita”.

E ancora: “È accettabile, è umano, è pietoso costringere una persona e i suoi cari a un tale fardello di prolungata, indicibile sofferenza?”.

Ora, a fine anno, in nome del Papa Monsignor Angelino Becciu ha risposto a Piludu per conto della Segreteria di Stato vaticana. Così si legge ne L’Unione sarda in edicola oggi. “È consolante sapere che sta vivendo la sua sofferenza non con adirata ribellione ma come “prova” della qualità della sua vita morale”: questo un passaggio della lettera. A cui lo stesso Piludu ha replicato ancora, “da laico-non credente” così si definisce.

In particolare Piludu scrive di voler condividere con la guida spirituale della Chiesa “la dolente e angosciata testimonianza di essere di fronte alla prospettiva tragica del proprio inevitabile destino, ma ancora orgogliosamente alla ricerca di un esito più dignitoso”. Papa Francesco è stato colpito proprio da questa dignità atea di dare comunque “un senso alla propria esistenza”.

L’immagine che illustra questo articolo è tratta dal sito dell’Aisla (Associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica) della Sardegna.

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share