Festa dell’oncologia dedicata alla diagnosi di cancro nelle persone anziane

“Festeggiare la vita, ricordare il giusto valore che ha ogni singolo giorno vissuto”. Con questo spirito torna, per il sesto anno, la Festa dell’Oncologia che riapproda dove è nata: all’ospedale Oncologico Businco di Cagliari. L’appuntamento è per il 27 maggio, dalle 16,30 alle 20. Il tema della giornata è “Per rinascere non c’è età”. Cura l’informazione Sardegna medica, giornale online diretto da Francesca Cardia.

“Quest’anno – afferma Maria Dolores Palmas, infermiera dell’Oncologia medica del Businco e leader del gruppo Abbracciamo un sogno che ha ideato l’evento – parleremo di cosa significa ricevere una diagnosi di cancro in anzianità, nella seconda giovinezza, quando, dopo aver finito di lavorare e tirato su la famiglia, una persona decide finalmente di riposarsi. In realtà, a volte, quello è il momento in cui la vita ti può porre dei carichi che non vorresti. E il carico maggiore è proprio quello di una diagnosi di cancro”.

Ricevere la diagnosi in età avanzata crea dunque “una serie di aspettative ma anche dei mugugni interiori che rendono difficile elaborare la diagnosi in sé – prosegue la Palmas -. Chi aspetta di andare in pensione per vivere, si trova ad affrontare questo percorso che non è facile e spesso accumula anche tanta rabbia”. Ma non è tutto. “La diagnosi di cancro in una persona anziana ha pure un peso dal punto di vista sociale. Il fatto di non essere più autonomi rappresenta un carico per la famiglia che deve supportare il paziente in questo percorso e spesso il malato non è disposto a condividere i suoi stati d’animo. Sente che sta gravando sui figli, su un equilibrio familiare che in queste situazioni diventa precario”.

La Festa  dell’Oncologia verrà aperta dagli interventi di Anna Maria Lanzillo, oncologo medico, e della psiconcologa Chantal Lussu. Poi il testimone passerà ai racconti delle esperienze dei pazienti: Rosaria D’Ambrosio, Angela Mascia e Ignazio Sideri.

“Come sempre – conclude Palmas – ci sarà la voce dei protagonisti, i pazienti, chi meglio di loro ci può dire cosa significa attraversare il tempo della malattia, della cura e della rinascita. Noi operatori abbiamo il dovere di metterci in ascolto, per capire quali sono le vere esigenze di quella determinata persona. Di cancro si vive, questo il messaggio che il Gruppo si impegna a diffondere, con la certezza che insieme possiamo trasformare questo tempo, in tempo di vita conquistata e vissuta”.

La Festa ha il patrocinio dell’Azienda Ospedaliera Brotzu (Aob), dell’Associazione italiana di Oncologia medica (Aiom), della Società italiana di psiconcologia (Sipo) e di Summer mode. Si concluderà con il concorso canoro “Businco in… canto” e con un’esibizione del gruppo “Abbracciamo un sogno”.

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