Eurallumina, oggi si decide

È attesa per oggi la decisione sul progetto di rilancio da 200 milioni di euro che l’Eurallumina ha presentato alla Regione il 24 ottobre 2015. Dopo un anno e quattro mesi circa, i ventiquattro enti che compongono la Conferenza dei servizi dovranno infatti dire se l’ampliamento del Bacino dei fanghi rossi e la nuova centrale a carbone possono essere realizzati. Intanto, abbandonata la sala del palazzo di Viale Trento occupata ormai da una settimana, gli operai proseguono la mobilitazione all’esterno al suono di trombe da stadio e con i caschetti battuti sull’asfalto. “Comunque vada non molliamo, almeno finché non vedremo uno spiraglio in questa lunga vertenza”, dichiarano all’Ansa.

Il punto sull’iter autorizzativo

La Conferenza dei servizi si aggiorna a distanza di una settimana dall’ultimo incontro. Il 31 gennaio, infatti, i lavori erano stati sospesi in seguito al parere contrario della Soprintendenza “Archeologia, belle arti e paesaggio”, per la quale gli interventi presentano insanabili criticità di tipo paesaggistico. In altri termini, per il Mibact l’intervento non è coerente né con il Piano paesaggistico regionale né con il Codice Urbani.

La posizione della Soprintendenza ha innescato la reazione della politica regionale. A intervenire per primo è stato l’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu, evidenziando “una differente interpretazione tra gli uffici di tutela della Regione e quelli della Soprintendenza”. Per Erriu, “la Soprintendenza chiede la salvaguardia di beni identitari che non esistono più, anche sulla base di documenti sottoscritti dallo stesso ministero”. Inoltre, per l’assessore, “il ministero chiede l’applicazione della linea di costa (richiamando i limiti all’edificabilità entro i 300 metri dalla battigia, ndr.), sostenendo che l’area è regolata dal Piano dell’agglomerato industriale di Portovesme adottato nel 1967”. Per Erriu, che ha utilizzato toni da scontro istituzionale, “si tratta di posizioni a cui ci opporremo in tutti i modi”.

Insomma, si arriva all’appuntamento di oggi in un clima di forte incertezza. Ieri, intanto, una delegazione della Rsu di fabbrica ha incontrato il soprintendente Fausto Martino. Il faccia a faccia, sollecitato dagli stessi operai, è stato definto “franco” dalla Rsu, ma nessuna anticipazione è arrivata da Martino.

Favorevoli e contrari

Da una parte, dunque, la politica regionale, i parlamentari sardi, che hanno fatto lavoro di intercessione presso il ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini, e i circa 350 operai diretti che legano al rilancio della raffineria di bauxite il proprio futuro lavorativo. Dall’altra la Soprintendenza e il fronte del no ai progetti dell’Eurallumina, un nutrito gruppo di associazioni che a più riprese ha criticato la sostenibilità ambientale e sanitaria dell’intervento nell’area industriale di Portovesme martoriata da decenni di inquinamento. Ma questi aspetti, a differenza delle prime conferenze dei servizi, non sembrano aver destato preoccupazione negli enti impegnati nella Valutazione di impatto ambientale.

 

 

 

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