“Negli ultimi otto anni in Italia e nella nostra regione troppe sono state le aziende, anche straniere, che hanno chiuso e hanno abbandonato le produzioni: oggi siamo di fronte ad una possibile inversione di tendenza, con una società come la Rusal che vuole riavviare le produzioni che non ha mai abbandonato. Chiediamo e invitiamo la classe Politica, le Istituzioni, le Parti Sociali e l’Azienda ad adoperarsi per favorire l’attuazione degli impegni presi negli accordi sottoscritti”. E’ l’appello, contenuto in una lettera inviata a tutti i soggetti convocati alla conferenza dei servizi per Eurallumina del 30 e 31 gennaio, delle segreterie regionali e territoriali Filctem-Cgil Femca-Cisl Uiltec-Uil.
Secondo i sindacati, “la vertenza dei lavoratori dell’Eurallumina è ad un passo dalla sua conclusione. La mobilitazione dei lavoratori messa in campo in questi mesi, da noi fortemente sostenuta, aveva lo scopo di richiamare l’attenzione delle Istituzioni competenti al mantenimento degli impegni presi in questo lungo periodo. Il Protocollo di intesa del 2009, firmato a ridosso della fermata dell’impianto, e il successivo Addendum del 2012, firmato da tutti i livelli istituzionali – sostengono – dev’essere completato perché siamo fortemente convinti che non possiamo perdere l’opportunità di far ripartire la produzione in uno stabilimento che favorirebbe il rilancio economico del territorio. Riteniamo che alcune importanti questioni, come quelle della salute dei lavoratori e dei cittadini e della tutela ambientale – concludono – non possono essere barattate con visioni opportunistiche derivanti da logiche improntate alla convenienza personale”.