ESCLUSIVA / Lo scandalo Igea anticipato un anno fa. Da un fumetto

Mentre all’Igea imperversa la bufera giudiziaria, ora spuntano anche 32 tavole di fumetti che raccontano – in alcuni tratti in maniera molto precisa – quello che gli inquirenti hanno accertato dopo un anno di indagini. Fumetti firmati e risalenti al 2013, almeno stando alla data riportata sui disegni. L’autore si firma con uno pseudonimo. A giudicare dallo stile, non sembra un professionista, ma un amatore che – visti gli sviluppi – conosce alla perfezione le dinamiche del “cerchio magico” Igea, quello composto da Giovanni Battista ‘Bista’ Zurru, Marco Tuveri e Daniela Tidu. Questa, almeno, è la prima impressione a giudicare dalla dovizia di particolari contenuti nei dialoghi dei fumetti che oggi, in parte, trovano corrispondenza con i fatti accertati dai Carabinieri.

Di più: in alcune tavole, compaiono i precisi passaggi di vari esposti inviati in Procura e ai piani alti della Regione, nonché di vari carteggi presumibilmente intercorsi tra vertici aziendali e Regione. Non può infatti passare inosservata la tavola in cui si cita una missiva con il “sigillo del presidente”, con la quale si chiede conto della “vendita di beni e attrezzature dell’azienda, fra i quali figurano numerosi pezzi da museo oltre a macchinari perfettamente funzionanti, senza il rispetto delle procedure di legge”. Un passaggio che farebbe pensare ai carrelli minerari citati nelle ordinanze di custodie cautelari.

Sta di fatto che un anonimo autore ha deciso di utilizzare il mezzo del fumetto per denunciare, un anno e mezzo fa, le presunte stortute in seno all’Igea.

“Quel lavoro – racconta  un testimone – girava in azienda fin dal 2013, ma era arrivato anche al di fuori degli ambienti aziendali -. Le varie puntate uscivano un poco per volta, in formato cartaceo, per cui tutti ne erano a conoscenza e quando venivano letti, quasi di nascosto, scoppiavano le risate. Risate amare però”.

Ecco, in esclusiva su Sardinia Post, le 32 tavole

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