Eroina dall’Olanda, sgominata banda. Il capo in carcere dava ordini con pizzini

Viaggi in Olanda, un pacco postale pieno di eroina spedito in Sardegna e oltre 600mila euro nascosti nel giardino. Le direttive venivano impartite dal carcere di Uta dal regista della banda, anche grazie ai pizzinni. Ora però è finita. L’operazione della Squadra mobile della questura di Cagliari, cominciata lo scorso anno, si è conclusa questa mattina con la notifica di cinque ordinanze di custodia cautelare. Tre a persone che erano già in carcere: Giampaolo Cocco, di 53 anni, il figlio Matteo, di 22, entrambi cagliaritani, e Gianluca Sanna, di 45, residente a Quartu. Disposta la custodia in carcere per Teodora Manovella, insegnante, residente a Quartu, mentre per Carola Sarritzu, di 37, residente ad Assemini è scattato l’obbligo di dimora. Le indagini, ha spiegato il capo della Mobile, Alfredo Fabbrocini, sono iniziate un anno fa con l’arresto di Monica Delogu, già convivente di Giampaolo Cocco, trovata in possesso di mezzo chilogrammo di eroina importata dall’Olanda.

Stop all’attività? Nemmeno per idea. La banda, definita a conduzione familiare ma con legami internazionali e modalità di comunicazione interna ispirate a modelli ultracollaudati, si era subito riorganizzata e aveva trovato un nuovo assetto con ulteriori innesti. Le misure cautelari si riferiscono, infatti, al sequestro, avvenuto a fine agosto, di un pacco postale con un kg di eroina. Era stato spedito – secondo la ricostruzione della questura – da Gianluca Sanna e Matteo Cocco in trasferta ad Amsterdam. Destinataria una donna incensurata, Carola Sarritzu. Il pacco, intercettato dalla Polizia, non era mai arrivato all’indirizzo indicato. Nel frattempo, prima delle notifiche di oggi, Matteo Cocco era già finito in carcere: arrestato in flagranza perché trovato in possesso nella sua abitazione di 16 grammi di cocaina, otto di hascisc e circa 300 di marijuana. Più una pistola illegalmente detenuta e 26.830 euro in contanti. Un’ulteriore perquisizione nella casa della famiglia Cocco aveva poi consentito di rinvenire, sotterrati in giardino, 621mila euro.

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