Sono tornate alla normalità le scorte di sangue negli ospedali sardi. Lo fa sapere, con una nota, l’assessore alla Sanità, Luigi Arru, dopo l’allarme dei giorni scorsi. “La carenza che si è registrata nell’Isola è risolta e comunque non ha in alcun modo compromesso gli interventi chirurgici urgenti né quelli programmati. Non c’è stato alcun disagio per i pazienti”. Arru precisa le cause dell’allarme: “La Sardegna non è che ha avuto un calo di donazioni, piuttosto ha risentito delle crisi verificatesi in altre regioni, dalle quali la nostra Isola si approvvigiona. Ma adesso la situazione sta tornando alla normalità anche a livello nazionale, dove sulle donazioni di sangue hanno inciso il freddo e il picco influenzale”. L’assessore anticipa che a giorni sarà comunque organizzato un tavolo tecnico con tutti i responsabili dei centri trasfusionali sardi.
L’allarme, e la richiesta, era stata fatta dall’Avis nei giorni scorsi con lo slogan “Siamo a secco“. Lo stesso presidente dell’Associazione Thalassa Azione Onlus, Ivano Argiolas, aveva lanciato un appello. Nel centro Avis di Cagliari, in questi giorni, si sono recati tantissimi donatori. I medici questa mattina hanno sottolineato l’importanza del gesto ma soprattutto della sensibilizzazione costante, non solo nei periodi di emergenza. In Sardegna – secondo fonti Avis – potremmo essere autosufficienti ma la presenza di circa mille talassemici richiede uno sforzo maggiore e, al momento, la necessità di importare sacche di sangue.