Dottorati in apprendistato: l’iter è ok. Ma contributi alle imprese in ritardo

C’è un percorso sperimentale avviato dalla Regione Sardegna, con le Università di Cagliari e Sassari: l’apprendistato di alta formazione e ricerca che permette di acquisire il titolo di dottore di ricerca. Si chiama Dottorato in apprendistato è rivolto ai giovani fra i 18 e i 29 anni. E lo scopo finale è quello di formare, sostenere l’occupazione e un ipotetico inserimento lavorativo. Il tutto grazie a un progetto individuale, studiato ad hoc da Ateneo e imprese. Per questo nel bando sono previsti dei contributi regionali sia alle imprese, sia all’Università. Nel primo caso i contributi per ogni dottorando/apprendista non possono superare i 4.740 euro nel triennio, per un importo massimo di 1.740 euro per il primo anno ed un importo massimo di 1.500 euro per ognuna delle altre annualità. Mentre l’Università, per ogni singolo apprendista può percepire massimo 12mila euro, pari ad un importo massimo di 4.500 euro per il primo anno e un massimo di 3.750 euro per ognuno degli altri anni. Ma, a distanza di tempo, ci sono imprenditori che hanno aderito con entusiasmo che non hanno ancora ricevuto nulla.

Le testimonianze. Al bando ha partecipato anche Giuseppe Colistra, con la sua azienda ‘Greenshare‘, nata tre anni fa come spin-off accademica dell’Università degli studi di Cagliari con l’idea di proporre una soluzione per il carpooling urbano per far contenti i guidatori che vogliono risparmiare e i passeggeri che hanno bisogno di raggiungere la propria destinazione, nel nome dell’efficienza e del rispetto ambientale. Come lui Giovanni Tavella, titolare del resort ‘Villas Resort’ di Castiadas. “L’ho reputato da subito uno strumento molto efficiente, perciò nel mese di aprile 2014 ho deciso di partecipare al bando della Regione – spiega Giuseppe Colistra – burocraticamente è stato molto pesante e macchinoso. Ho assunto un ragazzo e il lavoro in collaborazione con l’Università di Cagliari è stato svolto in maniera eccellente ma avrei dovuto percepire un contributo relativo alle ore che spendo per il tutoraggio aziendale e la prima annualità per la progettazione del percorso formativo, tutto questo, a distanza di due anni, non è avvenuto, io ho speso del tempo e dei soldi”. Stessa sorte per quanto riguarda l’azienda ‘Villas Resort’: “Il progetto funziona e permette ai ragazzi di immettersi nel mondo del lavoro, non riesco a capire perché non abbiano erogato i contributi che spettano alle imprese” – ha commentato il titolare,Giovanni Tavella. La situazione cambia per l’Ateneo cagliaritano a cui i contributi regionali sono stati già erogati:”I rapporti con le imprese sono stati ottimi e sempre più le imprese aprono le loro porte ai dottori di ricerca, a parte i vantaggi economici di cui possono usufruire le aziende per l’assunzione del ragazzo, l’università, nel corso di questa convenzione mette a disposizione le sue strutture di ricerca-  ha spiegato Anna Cotza, che cura la direzione per la ricerca e il territorio per l’Università di Cagliari- lo reputiamo uno strumento eccellente e noi abbiamo ricevuto i finanziamenti previsti”.

L’iter burocratico. “Ogni tre mesi bisogna presentare i documenti relativi agli obiettivi del piano formativo e ogni fine anno si presenta la rendicontazione- precisa Colistra- allo scadere del primo anno ho mandato i documenti e non ho ricevuto i contributi che mi spettavano da parte della Regione, nel mese di aprile è scaduto il secondo anno ma continuo a non ricevere alcuna rassicurazione circa le tempistiche per l’erogazione del finanziamento che mi spetta sia relativa al primo che al secondo anno. Ho cercato anche io personalmente di avere delle risposte da parte della Regione ma mi è stato riferito che i soldi sono fermi in ragioneria”. Nel frattempo l’Università di Cagliari il 22 e il 23 giugno ha organizzato un incontro dal titolo “L’Università di Cagliari incontra gli imprenditori”, per promuovere tutti gli strumenti che si possono attivare in collaborazione con le imprese e la Regione Sardegna, fra i quali, appunto, i dottorati di ricerca in apprendistato. Dagli uffici regionali confermano che: “Le somme non sono state ancora liquidate. Il problema è transitorio, dovuto a ragioni tecniche connesse al bilancio armonizzato. Si sta lavorando per ripristinare la dotazione del capitolo di spesa”.

Monica Magro

Foto Roberto Pili

 

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