Doddore Meloni in carcere, iniziato sciopero della fame e della sete

Aveva annunciato l’intenzione di presentarsi in carcere, proprio oggi, 28 aprile, festa del popolo sardo (Sa die de sa Sardigna) per scontare, da “prigioniero politico” le condanne già passate in giudicato, ma Salvatore “Doddore” Meloni è stato fermato dai carabinieri, dopo un breve inseguimento a sirene spiegate, un chilometro prima che arrivasse nel carcere oristanese di Massama. L’indipendentista di Terralba (Oristano), 74 anni, noto per le sue numerose battaglie per l’indipendenza della Sardegna, era alla guida della sua Fiat Punto rossa con l’insegna della Repubblica di Malu Entu, da lui fondata dopo aver occupato l’isola di Mal di Ventre, davanti alla costa di Oristano. Alcune pattuglie dell’Arma ne hanno fermato la corsa e Meloni è stato preso in consegna dai carabinieri. “Doddore”, già finito in carcere 30 anni fa in un’inchiesta sull’indipendentismo sardo, ha subito in questi ultimi anni numerosi processi. “Mi vogliono impaurire e imbavagliare per impedirmi di continuare a battermi per l’indipendenza della Sardegna”, aveva detto nei giorni scorsi annunciando l’intenzione di presentarsi, oggi alle 11, in carcere.

Meloni ha già cominciato lo sciopero della fame e della sete che aveva annunciato nei giorni scorsi. Ai Carabinieri che lo hanno inseguito si è subito dichiarato prigioniero politico. L’ordine di carcerazione che ha fatto scattare l’arresto fa riferimento ad una condanna a tre anni per reati fiscali passata in giudicato già lo scorso dicembre e a una seconda condanna a un anno e otto mesi per false dichiarazioni nella pratica per il gratuito patrocinio pronunciata appena ieri dalla Corte di Cassazione e notificata ai Carabinieri a tempo di record, alla quale oggi se ne dovrebbe essere già aggiunta una terza a quattro anni ancora per evasione fiscale per un totale di poco meno di dieci anni di carcere.

“Sono condanne ingiuste frutto della persecuzione giudiziaria scatenata nei miei confronti nel 2008 all’indomani della proclamazione della Repubblica indipendente di Malu Entu per impedirmi di continuare a lottare per l’indipendenza di tutta la Sardegna”, aveva dichiarato nei giorni scorsi Doddore Meloni annunciando l’invio di un dossier sulla questione alle massime autorità dello Stato italiano, europee e internazionali. In carcere, assieme a una borsa con gli effetti personali, Meloni si è portato anche la bandiera dei Quattro Mori e una biografia di Bobby Sands, l’indipendentista irlandese che si era lasciato morire in carcere di fame e di sete al quale ha intitolato una baia dell’isola di Malu Entu, sulla costa centro occidentale della Sardegna.

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