E.On: Mameli, presidente commissione vigilanza: “Ora indagine epidemiologica”

“La direzione della centrale E.On aveva il dovere di avvisare tutti gli organi competenti, se nonostante le leggi e i controlli da parte degli enti è successo quel che sostiene la magistratura, le regole vanno cambiate”, lo sostiene Giampaolo Mameli, presidente della commissione di Vigilanza ambientale e della sicurezza nella centrale elettrica di Fiume Santo, epidemiologo dell’Asl e sino all’anno scorso consigliere comunale democratico a Sassari. Il suo atto d’accusa arriva nel corso dell’audizione in commissione Ambiente del Comune di Sassari, di cui Mameli ha fatto parte per nove anni, assieme all’altra rappresentante indicata dall’amministrazione comunale, Giannina Chessa, biologa dell’Istituto zooprofilattico sperimentale della Sardegna. “A questo punto riteniamo necessaria un’indagine epidemiologica sui lavoratori di Fiume Santo”, è la proposta rivolta alla commissione consiliare. “Ho grande fiducia nel lavoro della magistratura”, dice il presidente dell’organo di vigilanza a proposito dell’inchiesta condotta dal Nucleo di Polizia tributaria della Guardia di finanza di Sassari e coordinata dal sostituto procuratore Carlo Scalas, che dieci giorni fa ha portato la Procura sassarese a formulare l’ipotesi di reato di inquinamento doloso nei confronti dei vertici E.On di Fiume Santo. “Spero che non sia successo davvero quel che si teme, per il bene del territorio e del suo livello di compromissione – conclude Mameli – e per la salute dei lavoratori e di chi usufruisce del bellissimo sito, a iniziare dalle spiagge”.

Appena due settimane fa gli arresti per disastro ambientale del direttore degli impianti E.on Marco Bertolino, del suo vice Livio Russo, già tornati in libertà dopo essere finiti ai domiciliari, Salvatore Signoriello, amministratore delegato E.on produzione, Paolo Venerucci, direttore generale risorse umane e sviluppo territoriale. Sono accusati di non aver denunciato la perdita di olio combustibile dai serbatorio della centrale elettrica di Fiume Santo: uno stillicidio lento e continuo, durato anni. Con conseguente inquinamento del suolo, delle falde acquifere e del mare.

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