Direttore del Museo di Villasimius a 900 euro, gli archeologi: “Offensivo”

Il bando per l’assunzione del nuovo direttore del museo archeologico di Villasimius non piace per nulla agli esperti di beni culturali: l’avviso, pubblicato due giorni fa sul sito istituzionale del Comune, non prevede un compenso adeguato per la professionalità richiesta e ha anche alcuni aspetti poco trasparenti.

Il documento (qui il link all’avviso, qui la determinazione di impegno di spesa)  ha già sollevato parecchie polemiche: a cominciare dalla retribuzione che l’amministrazione ha pensato per il neodirettore, poco più di ventottomila euro per due anni di lavoro, che decurtati da Iva, Inps e tasse varie fanno circa 700 euro mensili. Un compenso da lavoratore part time non specializzato, non da professionista con laurea quadriennale e titolo di specialista come invece richiesto dal bando.

Il Comune di Villasimius, inoltre, cerca una persona che resti in sede tre giorni a settimana e che garantisca disponibilità continua, il tutto per svolgere mansioni di organizzazione, reperimento fondi e contributi, contatti con scuole e istituzioni, gestione del personale, organizzazione di mostre ed eventi, comunicazione scientifica e divulgativa. Tra gli incarichi manca solo staccare i biglietti al pubblico, per il resto tutte le operazioni per aprire e chiudere un museo sono contemplate.

Il piano per l’assunzione è stato approvato con una delibera di giunta comunale lo scorso 8 settembre, e si è reso necessario in vista del termine dell’incarico per l’attuale direttrice, Elisabetta Gaudina: l’atto comunale parla chiaro, si cerca un “professionista idoneo, in possesso di specifica formazione e comprovata esperienza nel settore”.

“Il Comune di Villasimius ha adottato il sistema organizzativo (in parte) e retributivo per un qualsiasi lavoro part-time, applicandolo ad un incarico che richiede alta professionalità ed impegno costante – commenta Carlo Tronchetti, archeologo ed ex direttore del Museo Archeologico Nazionale di Cagliari. – Praticamente è un invito al lavoro nero, e nemmeno retribuito, da parte del vincitore. È la mortificazione della professionalità acquisita nel settore dei beni culturali: se non ci fosse la fame che c’è, non solo in questo settore, il bando dovrebbe andare deserto, per una affermazione di dignità. Capisco la reperibilità in caso di emergenze legate alla tutela (che in pratica significa che se suona l’allarme, anche di notte, assieme alla polizia che interviene ci deve essere anche il direttore), ma la reperibilità estesa per tutti i giorni per tutto l’anno ha un costo. Non si parla poi di assenze per malattia, per ferie; se l’organizzazione di quanto previsto nel Bando prevede lavoro in biblioteche, incontri con persone ecc. fuori dal posto di lavoro, questo tempo è considerato lavorativo oppure no? Sono solo cose spicciole, ma mostrano chiaramente che chi ha redatto il Bando non ha la minima idea del lavoro che deve essere svolto. Per una cifra del genere al massimo si poteva chiedere l’organizzazione di due o tre eventi l’anno nel Museo, non una Direzione globale”.

La proposta è “Offensiva e indecente” per l’archeologo Marcello Madau. “Con un unico pregio: fa capire che la strada da percorrere per una valorizzazione dei nostri beni archeologici e del lavoro professionale ad essi collegato è ancora molta”.

Per Madau è particolarmente grave il fatto che gli archeologi, assieme ad altri professionisti dei beni culturali, siano stati inseriti dopo decenni di battaglie nel Codice dei Beni culturali e del paesaggio, e ancora oggi la loro professionalità è sottovalutata: non è solo una questione di compenso ma di scarsa considerazione per un impegno che richiede anni di studio e specializzazione. “Gli archeologi fanno parte di quel nuovo lavoro culturale fondamentale per aggiornare e delineare la storia dell’isola, con essa la sua identità; per tutelare i paesaggi e costituirsi come classe intellettuale allargata in processi di innovazione ormai irrinunciabili per la Sardegna. Questo bando esprime una elevata mancanza di coscienza non solo su cosa voglia dire e che valore debba ricoprire un lavoro basato su di un’alta formazione scientifica e professionale, ma sul senso e la comprensione strategica di una delle risorse sulle quali la Sardegna, assieme alle altre di qualità culturale e ambientale, può riscattarsi dal vicolo cieco di uno sviluppo industriale e di rapina alla quale è stata a lungo costretta, con danni incalcolabili per il territorio e le sue generazioni, al lavoro e alla salute”.

Madau ha dubbi pure sui requisiti richiesti dal bando: “È un errore porre fra i titoli che daranno maggior punteggio una tesi in archeologia fenicio-punica: il Museo, come l’identità territoriale di questo e di altri comuni,  non è il museo di Villasimius fenicio-punica, ma un luogo civico espressione di vicende che si snodano lungo straordinarie sequenze storiche che vanno dalla preistoria all’età romana, dal medioevo alla modernità. E se un domani il sito più importante di Villasimius diventasse, nel dinamismo della ricerca, un complesso neolitico o un grande nuraghe, bisognerebbe cambiare Direttore, fare un nuovo bando e indicare fra i titoli apposite lauree in Preistoria o in archeologia nuragica? Un direttore di museo archeologico deve essere in grado di dirigere e organizzare esposizioni e comunicazioni corrette per tutte le epoche rappresentate, con esperti e collaborazioni nei diversi campi. La retribuzione deve essere pari alla qualità formativa e dell’impegno richiesti, e alla qualità che percepiamo della Sardegna che vogliamo far progredire. Questo bando è anche un’ombra per il grande Sistema regionale museale, del quale come museo civico fa parte. Indica che tale sistema ha margini assai rilevanti di intervento e miglioramento, probabilmente anche altrove”.

Un invito condiviso da tanti, infine: “Si spera in un intervento dei professionisti, dei lavoratori dei beni culturali e delle stessa Regione per evitare questo scempio, modificare radicalmente il bando e migliorare la coscienza del patrimonio e del lavoro”.

Francesca Mulas

 

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