Dietrofront di Google Maps: da ieri i toponimi dell’Isola di nuovo in italiano

Casteddu è tornata ad essere Cagliari, Thiniscole si è ritrasformata in Siniscola, Tàtari in Sassari e così via. Nonostante il successo dell’iniziativa di Google, che ad ad agosto aveva permesso agli utenti sardi di tornare alle origini con un click, Mountain View ha deciso di tornare all’italiano e da ieri i nomi delle località sarde sono cambiati di nuovo. Eppure l’apertura del colosso americano aveva incontrato il favore degli utenti: in pochi giorni, centinaia di toponimi dell’isola si erano trasformati, assumendo il nome che avevano prima dell’arrivo dei piemontesi.

Questi i fatti. A inizio settembre Google Maps decide di rifarsi il look, diventando sociale. Cambiare i nomi delle località diventa uno scherzo. La decisione finale sul cambiamento del toponimo spetta a un gruppo, esattamente come avviene all’interno di Wikipedia. Insomma, decisioni prese a maggioranza. Passano i giorni, cambiano i nomi e monta la polemica: non mancano neanche commenti al vetriolo da parte di chi difende il primato della lingua italiana. Alcuni parlano persino di pasticcio cartografico.

Ad ogni modo, la critica principale è che l’iniziativa avrebbe potuto disorientare i turisti. Ma è tutto da vedere, visto che le mappe parlano il linguaggio dello spazio prima che quello verbale, insegnano i cartografi. Per di più, nonostante le modifiche, cercando Cagliari su Google Maps appariva Casteddu.

Sta di fatto che ieri è arrivato il colpo di mano da Mountain View: Google – non si conoscono ancora le motivazioni ufficiali – ha deciso di tornare alla consuetudine. Ma di quale consuetudine si tratta? Sono, infatti, almeno due le consuetudini linguistiche dei sardi e nell’ultima versione il bilinguismo non è contemplato.

Piero Loi

 

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