Detenzione di armi e spaccio di droga, tre giovani arrestati a Capoterra

Detenzione e spaccio di droga, tentata estorsione, lesioni, detenzione illegale di armi e spari in luogo pubblico.  Ma anche minacce di morte e l’incendio di un motorino per ottenere il pagamento di una parte di cocaina. Sono le accuse contestate a tre giovani di Capoterra che questa mattina sono finiti in manette su ordinanza di custodia cautelare. Il blitz, condotto dai carabinieri della Compagnia di Cagliari e della Stazione di Capoterra, è scattato all’alba ed è attualmente in corso. In carcere è finito Daniele Manca, di 27 anni; ai domiciliari Andrea Murru, 23 anni, e Riccardo Baire, di 20. Manca si trovava già ai domiciliari per un’altra accusa.

Le indagini sono partite alcuni mesi fa su alcuni episodi di spaccio nell’area di Capoterra, ma l’attività ha avuto un’improvvisa accelerazione a causa del comportamento degli arrestati, considerato dagli inquirenti sempre più pericoloso. Effettuate alcune perquisizioni mirate a recuperare armi, mentre sono già stati sequestrati in una casa 50 grammi di marijuana. Al vertice del gruppo – secondo le indagini – ci sarebbe stato proprio Manca il quale, nonostante si trovasse ancora ai domiciliari, continuava ad evadere e a portare a termine azioni criminali. Come quella nei confronti di due fratelli ai quali, probabilmente, aveva venduto cocaina e pretendeva il pagamento di 2mila euro. Dopo averli minacciati via telefono, anche di morte, con l’aiuto di Andrea Murru avrebbe rubato il loro motorino, incendiandolo, e qualche ora dopo ne ha rintracciato uno in un bar di Capoterra e lo ha picchiato. Infine, per intimidirlo ha esploso un colpo di fucile in aria, in una piazza poco distante. La scena è stata però ripresa dalle telecamere e i carabinieri, che già avevano una indagine sulla spaccio di droga, hanno scoperto tutto. Oggi gli arresti.

 

 

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