Deposito scorie, un giornalista a Calenda: “Sarà in Sardegna?”. Il ministro: “Non lo so”

Adesso che mancano pochi giorni – o forse solo ore – alla pubblicazione dell’elenco nazionale con le regioni idonee a ospitare il deposito unico nazionale delle scorie radioattive, un giornalista di Aritzo, Guido Garau, ha chiesto via Twitter al ministro Carlo Calendario se la Sardegna sia inserita (o meno) nella lista. L’esponente del Governo uscente, titolare dello Sviluppo economico e che ha annunciato la chiusura dell’iter sui siti italiani, ha risposto: “Di Sardegna non ho parlato. Non conosco le località incluse nella mappa. La valutazione è stata tecnica e non politica”.

Il tweet che ha aperto il botta e risposta è di oggi. Calenda ha scritto: “La pubblicazione della mappa dei siti adatti (a ospitare le scorie nucleari) non è un atto discrezionale del Governo, ma il termine di un lungo processo tecnico. C’è stato un enorme ritardo che mette a rischio accordi con paesi che tengono il materiale. Pubblicarla è un atto dovuto di responsabilità e trasparenza”. Il ministro, sempre nel replicare al giornalista di Aritzo che chiedeva notizie sulla Sardegna, ha aggiunto: “Tutti i paesi europei gestiscono i rifiuti. Noi siamo più furbi? Glielo spieghi tu che devono tenersi i nostri a tempo indefinito”.

 

 

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