Non c’è pace per la Fondazione San Giovanni Battista di Ploaghe, nel Sassarese. Si tratta di un Ipab, Istituto pubblico di assistenza per cui da tempo si attende la trasformazione in Asp, Azienda di Servizi alla persona. Un passaggio tecnico fondamentale, previsto da una legge regionale. Per i circa 200 lavoratori e per i circa 400 malati assistiti con gravi patologie neurologiche il futuro non è roseo. Nonostante il ripianamento dei debiti, infatti, avvenuto due anni fa, a febbraio 2012, con una spesa regionale di 25 milioni di euro il bilancio è ancora in perdita. E la gestione continua ad andare di commissario in commissario. L’ultimo, Costantino Foddai, si è insediato a luglio 2014. Le sue relazioni evidenziano nuove perdite tra uscite e ricavi pari, per il 2013, a 2 milioni e mezzo di euro.
I lavoratori dell’Ipab, attraverso la risposta data dall’assessorato alla Sanità a un’interrogazione posta da alcuni consiglieri regionali, lanciano l’allarme in una lettera aperta. Esprimono una forte preoccupazione sul futuro dell’Azienda, dei lavoratori e sulla regolarità dell’erogazione degli stipendi, perché – si legge – “la struttura continua a produrre debiti, motivo primario, pare, che ne impedirebbe la procedura di trasformazione in ASP o altra Azienda Sanitaria”. E ancora: “A distanza di due anni, con questa notizia è venuto a mancare il clima di serenità, entusiasmo e fiducia creatosi a suo tempo a seguito di azioni anche eclatanti di protesta dei lavoratori che aveva portato il Consiglio Regionale ad autorizzare, il finanziamennto di 25 milioni di euro”. Non solo: “Tutti i piani industriali chiesti a tutti i commissari che si sono avvicendati dal 2007 a tutt’oggi sono stati puntualmente bocciati”. Il tutto in un clima di “assenza, silenzio e disinteresse nel risolvere il problema”. A gran voce si chiede “un intervento autorevole e definitivo a questa “storia infinita””