Dall’Università di Cagliari ‘il passaporto’ per la laurea a dodici rifugiati

Dodici giovani rifugiati  e richiedenti asilo hanno ricevuto questa mattina a Cagliari il Passaporto europeo delle qualifiche dei rifugiati, documento che permetterà  loro di continuare gli studi grazie a un riconoscimento dei titoli finora acquisiti. Una grande novità in tema di accoglienza, dato che finora utilizzare diplomi e lauree presi nei paesi d’origine era particolarmente complesso, resa possibile grazie a un progetto del Consiglio d’Europa dal titolo European Qualifications Passport for Refugees, realizzato  in collaborazione con  il centro Cimea-Naric e con il jl patrocinio del Ministero italiano dell’Istruzione.

Il progetto dei passaporti per lo studio è stato avviato in Grecia due anni fa ed è stato applicato per la prima volta in Italia nelle Università di Cagliari e Sassari (leggi qui). Sono sedici i candidati che hanno chiesto di vedere riconosciuti i titoli di studio conseguiti nei loro paesi, vivono nei centri di accoglienza e nella rete Sprar della Sardegna. Dodici quelli giudicati idonei da una commissione internazionale che ha valutato un questionario scritto e ha poi svolto colloqui individuali: arrivano da Ghana, Nigeria, Mali, Marocco, Pakistan, Algeria, Camerun, Costa d’Avorio e Senegal. Alcuni di loro sono laureati in materie economiche e ingegneria, gli altri hanno il diploma di scuola superiore. Tutti hanno intenzione di continuare a studiare.

Grande la soddisfazione della Rettore dell’Università di Cagliari Maria Del Zompo, che questa mattina ha consegnato personalmente i titoli ai dodici ragazzi con una cerimonia in Rettorato, cerimonia a cui hanno partecipato l’assessore regionale agli affari regionali Filippo Spanu, l’assessora comunale al Turismo Marzia Cilloccu, il direttore della Caritas don Marco Lai e i rappresentanti di associazioni e cooperative che gestiscono i centri di accoglienza. “Siamo convinti che la cultura e l’istruzione siano i migliori strumenti per rispondere all’odio e alla chiusura ha sottolineato Del Zompo. – Iniziative come queste portano benefici a questi ragazzi che arrivano da lontano ma ne porteranno certamente a tutti noi”.

Il passaporto europeo si inserisce in un percorso dedicato a rifugiati e richiedenti asilo già avviato dall’Università di Cagliari: Unica4Refugees prevede un supporto di mediazione linguistica e culturale, l’aiuto per la produzione dei documenti previsti per accedere all’Università, corsi di lingua italiana, il sostegno per l’acquisto dei libri di testo e l’esonero le tasse universitarie.

Francesca Mulas

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