Nuovo stop a caccia di lepre e pernice. Chieste le dimissioni dell’assessora

Nuovo stop del Consiglio di Stato alla caccia alla lepre e pernice sarda. Confermando il decreto del presidente del tribunale amministrativo di secondo grado, i giudici della terza sezione hanno bocciato l’ipotesi della Regione “di differimento ad altra data delle due giornate di caccia del 30 settembre e 7 ottobre 2018”. Esultano le associazioni animaliste e gli ambientalisti che erano state chiamate in causa dal ricorso dell’amministrazione regionale che voleva riformare la decisione del Tar che aveva sospeso il calendario venatorio 2018-19 limitatamente alla caccia proprio alla pernice e lepre sarda. Secondo il collegio del Consiglio di Stato, che ha rimarcato le modifiche presentate dalla Regione con diversi decreti e il parere dell’Ispra che ha escluso il prelievo delle due specie, “il modus procedendi” della Regione Sardegna “non è lineare”. Quindi viene ribadito che “pur tenendo conto dei poteri discrezionali che ha la Regione in materia, nello specifico caso in esame, la verifica della intrinseca coerenza del provvedimento impugnato rispetto ai dati conoscitivi acquisiti nel procedimento porta a ritenere, pur in questa prima fase cautelare, sussistenti i vizi dedotti dalle associazioni ricorrenti”: ragion per cui l’ordinanza medesima merita conferma e “l’appello cautelare deve essere respinto”.

In mattinata gli ambientalisti del Grig (Gruppo di intervento giuridico) hanno rincarato la dose con un nuovo comunicato nel quale chiedono le dimissioni dell’assessora all’Ambiente, Donatella Spano. “Sulla caccia il Consiglio di Stato – scrive il presidente Stefano Deliperi – rifila una sonora sberla giuridica alla Regione. In questi casi decenza istituzionale vorrebbe che l’assessora si dimettesse. Il massimo organo della giustizia amministrativa ha impartito una severissima lezione alla Giunta su come si gestisce il patrimonio faunistico e su come si possono fare i calendari venatori”. Deliperi parla anche a nome di Lega per l’Abolizione della Caccia, Lega Anti-Vivisezione, Lega Italiana Protezione Uccelli (Lipu), BirdLife Italia e Wwf Italia. “Il dubbio, più che lecito e determinato dal comportamento regionale, è se l’Amministrazione regionale sia in grado di trarne insegnamento. Lepri sarde e Pernici sarde sono quindi salve per il secondo anno di seguito”, si legge ancora.

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