Cucina solidale: i ragazzi del minorile di Quartucciu ai fornelli con gli chef

Cous cous con verdure, ghisadu, sushi, pizze e focacce, fregola, hummus, torte rustiche, formaggi, salumi e verdure: una tavola insolita, dai mille colori e dai sapori diversissimi ha accolto oggi a pranzo gli undici ragazzi detenuti all’istituto minorile di Quartucciu. Ai fornelli c’erano 21 tra cuochi e chef provenienti da tutta la Sardegna, impegnati anche nel campo di calcetto per una sfida con i detenuti: una giornata di sport e cucina, pensata per creare un momento di socialità tra i ragazzi e il mondo esterno. L’evento, promosso dalla Fondazione Carlo Enrico Giulini come terzo appuntamento delle Giornate solidali, è stato organizzato da William Pitzalis, chef del Cagliari Calcio.

La giornata ha coinvolto i giovani del carcere minorile, condannati in via definitiva o in attesa di giudizio per reati diversi, che sono stati impegnati prima sul campo sportivo e poi nella preparazione dei piatti e l’allestimento della tavola. “L’idea è quella di unire l’attività sportiva, calcio soprattutto ma non solo, ad attività laboratoriali che potrebbero essere utili in vista di un futuro inserimento lavorativo – ha sottolineato Giovanni Pasculli per la Fondazione Carlo Enrico Giulini. – È un momento importante non solo per i ragazzi ma anche per le persone che dall’esterno vengono in carcere per arricchirsi di una preziosa esperienza di responsabilità sociale”. Tra gli chef e i cuochi che hanno lavorato in carcere c’erano Leonardo Marongiu del ristorante Hub di Macomer, il pasticcere Leonildo Contis di Contis Banquetin di Sanluri, Marco Abis e Alberto Cabras del Cagliari Calcio, Federico Ravot del ristorante cagliaritano Sa Piola, Gabriella Narciso e Maria Grazia Loddo della scuola di cucina “Il giardino dei piaceri” di Cagliari, i liberi professionisti Davide Bonu e Daniele Cui (che ha partecipato alla trasmissione Masterchef), Marco Camboni e Francesco Ghiani della compagnia La Pola, Stefano Deidda de Il Corsaro, Luigi Pomata del ristorante omonimo, Massimo Ferrara del Maklas di Castiadas, Angelo Ghiani della Pizzeria Margherita di Sarroch, componente della pattuglia nazionale di pizzaioli acrobatici, Lisander Kafexhi del Mood di Cagliari, lo chef della Caritas Massimo Bruno, Nicola Manunta dell’Antico Caffè di Cagliari, Andrea Mallocci di S’Incontru a Cagliari e Pula, e ancora Laura Pitzalis e Cristian Pintus.

[metaslider id=”699758″]

I giovani detenuti, tra cui ci sono alcuni stranieri e altri che arrivano da altri istituti della penisola, hanno lavorato in cucina per preparare i piatti, impastare pizze e focacce e creare i dolci. In mattinata hanno sfidato gli chef a calcetto (la partita è finita 4 pari, ai rigori hanno vinto i ragazzi) e hanno poi mangiato insieme a operatori, agenti della sicurezza, personale dell’Istituto penitenziario e giornalisti; il pranzo è stato per loro un momento di svago, socialità e confronto. Grande soddisfazione anche per Giovanna Allegri, direttrice dell’Istituto: “Attività come queste sono importanti per i ragazzi, e negli ultimi anni abbiamo fatto molto anche per migliorare la struttura e le attività con cui i giovani possono scontare la pena e contemporaneamente imparare un mestiere, studiare, crescere”.

Tra questi c’è un ventenne del Nord Italia che a giorni finirà di scontare la condanna e tornerà in libertà: “È sempre piacevole fare esperienze di questo tipo – ci ha raccontato – qua le cose da fare non mancano: la mattina lavoriamo in lavanderia, cucina, falegnameria o in giardino e seguiamo laboratori. Nel pomeriggio poi ci sono corsi di scuola o sport. Io sono stato anche coinvolto nel volontariato ai per i disabili con l’Aias di Cagliari. Siamo qui perché abbiamo sbagliato, ma tutte queste esperienze mi hanno aiutato a vedere le cose da una prospettiva diversa. Cosa farò una volta libero? So lavorare come meccanico, falegname, fabbro, ho fatto anche il giostraio anni fa; non mi piace studiare ma ho molta voglia di impegnarmi. Ho già preso accordi con don Ettore Cannavera della comunità La Collina, mi piacerebbe lavorare con lui. E poi fuori mi aspetta una ragazza”.

Francesca Mulas

 

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share