“Meno infiltrazioni e più riscaldamento, meno promesse e più finanziamenti“. In uno striscione il motivo della protesta e la richiesta di intervenire alla Giunta regionale da parte degli universitari, un centinaio, che questa mattina si sono riuniti in via Trentino a Cagliari sotto la Casa dello studente e si sono diretti sotto il palazzo del Consiglio regionale, in via Roma. Il corteo ha sfilato nei viali San Vincenzo, Regina Elena e Regina Margherita per denunciare “una situazione logorante in cui il diritto allo studio degli universitari fuori sede e residenti nelle strutture è ostacolato da continui guasti, cedimenti, crolli e infiltrazioni”.
“Il guasto all’impianto di riscaldamento alla Casa dello studente di via Trentino è solo l’ultimo dei disservizi che l’Ersu procura agli studenti meritevoli ma privi di mezzi”, ha spiegato il presidente del Consiglio degli studenti, Roberto Vacca. A ciò si aggiunge “la mancanza di un adeguato numero di posti letto in proporzione agli studenti”. I fuori sede iscritti nell’Ateneo cagliaritano sono tredicimila e di questi, 1.200 hanno fatto richiesta ma i posti a disposizione nelle case dello studente sono 825. Su cinque, sono operative sono quelle di via Trentino, via Biasi e via Businco. Sono ancora chiuse quelle di via Roma (ex Moderno) e via Monte Santo. “La speranza – ha aggiunto il coordinatore di Unica 2.0, Carlo Sanna – è che anche gli studenti possano essere ascoltati nel ciclo delle audizioni in commissione Bilancio in Consiglio regionale, in attesa che la manovra finanziaria 2017 approdi in Aula”.