Case vacanza, Porto Cervo e Porto Rotondo nella top 13 italiana del lusso

Ci sono Santa Margherita Ligure, Forte dei Marmi e Capri, ma ovviamente anche Madonna di Campiglio, Courmayeur e Cortina d’Ampezzo. E pure Porto Cervo e Porto Rotondo, prime località sarde (e uniche) della top 13 delle mete turistiche coi prezzi delle abitazioni più alte in Italia. Per la precisione: 9.600 euro al mq per Porto Cervo, un po’ meno (8.700) Porto Rotondo.

Sono i dati riportati dall’Osservatorio Nazionale Immobiliare Turistico 2017 di FIMAA-Confcommercio (Federazione Italiana Mediatori Agenti d’Affari) con la collaborazione della Società di Studi Economici Nomisma, che ha “fotografato” l’andamento del mercato 2017 delle case per vacanza in Italia, attraverso l’analisi dei dati delle compravendite e delle locazioni di 203 località di mare e 112 di montagna e lago.

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L’analisi certifica una crescita rilevante delle compravendite di abitazioni nelle località turistiche. Rispetto al 2015, infatti, nell’ultimo anno le transazioni registrate a livello complessivo sono aumentate del 20,2%: in particolare, le località marine hanno fatto segnare un +19,9%, quelle montane un +23,5% e quelle lacuali un +15,2%. Ma soprattutto, il prezzo medio per l’acquisto di un’abitazione turistica in Italia si attesta a 2.229 euro al mq commerciale, con un trend dei prezzi di vendita delle case per vacanza in ulteriore contrazione: il dato medio fa segnare una flessione annua pari a -2,5%. E’ la stessa percentuale in Sardegna, mentre l’Umbria è la regione che ha registrato il calo più intenso (-4,5%), a seguire Abruzzo, Lazio, Lombardia, Marche, Toscana e Valle d’Aosta (-3,0%). “Un’ottima occasione per investire”, sottolinea il vicepresidente di Fimaa Confcommercio-Nomisma Marco Mainas.

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Quest’anno la ricerca ha individuato anche alcuni particolari che riguardano i fattori di attrazione di alcune realtà sarde. Per esempio, riguardo all’hard data appeal, cioè l’indice sintetico che descrive la vivacità e il dinamismo dei territori (monitorando alcuni settori quali: turismo, popolazione, mercato immobiliare, finanziamenti medi, mercato del lavoro, infrastrutture e servizi), emerge che in Gallura, a Loiri Porto San Paolo, il differenziale rispetto alla media dell’Italia, pari al 42,63%, è del 13,9%, attestandosi sul 48,6%.

Rispetto invece alla percezione generale sulla base di tutti i canali web della ricettività, ristorazione, risorse culturali e attrazioni del territorio, l’indice determinato da tutti i post degli utenti – positivi e negativi – sulle strutture del territorio stesso (soft data appeal) premia Cabras, nell’Oristanese, con il 90,45% e un differenziale del 4,6% rispetto alla media italiana del 86,51%.

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