Case rurali, oltre 54mila irregolari: altolà dall’Agenzia delle entrate

Sono oltre 54mila i fabbricati rurali che non risultano iscritti al Catasto e quindi i relativi proprietari non hanno pagato le tasse. Ma l’Agenzia delle entrate ha deciso di dare loro la caccia e sul proprio sito ha pubblicato l’elenco degli immobili non dichiarati e ricordando gli sgravi previsti nel caso in cui, volontariamente, venga presentata la “dichiarazione di aggiornamento catastale”, la cui scadenza era fissata in origine al 30 novembre 2012. La riduzione delle sanzioni rientra nel cosiddetto ravvedimento operoso. “Se non viene fatto neanche questo – si legge sul sito – gli Uffici provinciali dell’Agenzia delle Entrate procederanno all’accertamento applicando le multe previste dalla legge”.

A guidare la classifica delle costruzioni rurali non ancora dichiarate al Catasto dei fabbricati, è la provincia di Cagliari, con circa 20mila posizioni da regolarizzare, seguita a breve distanza da Sassari con circa 17mila e Nuoro con circa 13mila. Mentre a Oristano le posizioni da regolarizzare sono circa quattromila.

Le sanzioni ridotte per chi si mette in regola spontaneamente sono previste dalla legge 214/2011, cosiddetta ‘Salva Italia‘. I proprietari inadempienti riceveranno, in questa prima parte del 2017, l’invito a sanare la posizione. Sono esclusi dall’obbligo di accatastamento i manufatti con superficie coperta inferiore a otto metri quadrati; le serre adibite alla coltivazione e alla protezione delle piante sul suolo naturale; le vasche per l’acquacoltura o di accumulo per l’irrigazione dei terreni; i fabbricati isolati privi di copertura. E ancora: tettoie, porcili, pollai, casotti, concimaie, pozzi e simili, di altezza utile inferiore a 1,80 metri e di volumetria inferiore a 150 metri cubi. Infine: i manufatti precari, privi di fondazione, non stabilmente infissi al suolo; gli edifici in corso di costruzione o di definizione; i fabbricati che presentano un accentuato livello di degrado. L’elenco dei fabbricati rurali è disponibile su www.agenziaentrate.gov.it.

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