Capoterra, la rinascita dopo l’alluvione nel progetto dell’istituto Bacaredda

Un’area colpita dall’alluvione del 2008 fra Capoterra e Assemini è stata trasformata in un piccolo paradiso con parchi, corso d’acqua e campi da tennis, il vecchio villaggio della miniera di San Leone è diventato un campus per studenti e un albergo per regalare al territorio turismo e posti di lavoro. Non è la realtà, ma è il progetto digitale realizzato dagli studenti dell’istituto Bacaredda di Cagliari che hanno vinto il concorso organizzato dal Parco Geominerario e dall’Ordine dei geometri per la riqualificazione di un’area tra Assemini e Capoterra colpita dall’alluvione del 2008 e sul rilancio del vecchio villaggio della miniera di San Leone. E così da area alluvionata e abbandonata è bastato l’ingegno dei futuri geometri dell’istituto Bacaredda per realizzare (almeno virtualmente) aree verdi, un albergo e un campus con bar e aula multimediale, sala espositiva, lezioni e congressi.

Un viaggio verso quello che potrebbe essere il futuro è stato immaginato guardando il video del progetto presentato questa mattina nel corso della prima ‘Giornata del geometra’ al Bacaredda di via Grandi, organizzata dall’istituto in collaborazione con il Collegio dei geometri della provincia di Cagliari. “Cerchiamo di dare un taglio moderno all’istituto”, ha spiegato il dirigente scolastico Pier Paolo Porcu, “l’utilizzo delle tecnologie è importantissimo, la scuola prepara i ragazzi per immettersi immediatamente, se non si vogliono proseguire gli studi all’Universitá, nel mondo del lavoro”. La cerimonia, alla quale ha partecipato anche il sindaco di Cagliari Massimo Zedda, è stata anche l’occasione per premiare i ragazzi che hanno elaborato tanti altri progetti. Tra questi uno è stato premiato a Bruxelles dalla Comunità Europa: in un video gli studenti hanno costruito l’istituto del futuro per combattere la dispersione scolastica.

Monica Magro

 

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