Si apprestavano a vendere in un mercatino di Cagliari monete di epoca romana, fenicio-punica e medievale, ma sulla loro strada hanno trovato i carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale. Un 50enne ed un 40enne di Iglesias sono stati denunciati dai militari per ricerche archeologiche clandestine e ricettazione, sequestrate 2.300 monete in bronzo, argento e oro del valore di circa 300mila euro. I due sono stati bloccati mentre raggiungevano piazza Giovanni a Cagliari e nella loro auto è stata trovata parte dei reperti, gli altri son stati recuperati nelle loro abitazioni. Sequestrati anche due metal detector e numerose punte di ossidiana.
I carabinieri, coordinati dal cap. Paolo Montorsi, hanno avviato le indagini nel tentativo di individuare la provenienza delle monete. I due potrebbero aver effettuato scavi clandestini recuperando parte dei reperti che poi rivendevano nei mercatini non solo di Cagliari, ma di tutta la Sardegna. La notizia è stata diffusa oggi, anche se l’operazione risale a dicembre, nel corso della presentazione del bilancio di un anno di attività del Nucleo Tutela patrimonio. Dal luglio del 2015, data in cui è stato trasferito da Sassari al Capoluogo, i militari hanno eseguito 152 controlli in esercizi commerciali, antiquari, mercati e fiere, 51 verifiche alla sicurezza dei musei, biblioteche e archivi, 411 controlli nelle aree archeologiche più a rischio di aggressioni criminali.