Cagliari vuole valorizzare i tesori del cimitero monumentale di Bonaria. Anche approfittando di una recente scoperta: un documento fotografico che ricostruisce un pezzo di storia, l’immagine del laboratorio cagliaritano dello scultore Giuseppe Sartorio, conosciuto come il Michelangelo dei morti, autore di lapidi e bassorilievi. Risistemare tutto il complesso sembra ancora un’utopia: “costerebbe – è stato spiegato dall’assessore comunale Paola Loi – circa 20-30 milioni”. Ma per il momento si procede per piccoli interventi. Tra questi anche il restauro del crocifisso Germanetti, opera forse del Settecento, ora in condizioni di degrado. In fase di ultimazione i lavori nella sezione 45, nell’Orto delle palme, che riguardano anche una parte di loculi da recuperare per eventuali nuove concessioni. “Una città – ha detto il sindaco Massimo Zedda durante la conferenza stampa di presentazione degli interventi – si può far conoscere in tutte le direzioni, anche attraverso questi tesori. Un città tanto è più gradevole per i cittadini tanto più lo sarà per i turisti”. Un allestimento speciale ricorderà, il prossimo 4 novembre, il centenario della Prima guerra mondiale nel “viale degli eroi”. Sara presente una rappresentanza degli allievi della scuola Vittorio Alfieri, istituto che ha in “adozione” il cimitero di Bonaria. In fase di realizzazione anche un sito web dedicato al cimitero: conterrà notizie storiche, artistiche e culturali. Con una “costruzione partecipata” che vede l’apporto dei cagliaritani.
Intanto il cimitero sarà presto riaperto alle sepolture, almeno per le cappelle e le cremazioni. “Stiamo andando in questa direzione – ha spiegato Zedda – anche considerando che le richieste di cremazione sono passate nel giro di tre anni da zero a circa mille”. Giunta favorevole: “Sarebbe un bel modo – ha detto il vicesindaco Luisa Anna Marras – di proteggere e valorizzare il cimitero: i luoghi più frequentati favoriscono la tutela”. La commissione consiliare Affari generali è già al lavoro. “Ci sono 270 loculi a disposizione – ha chiarito il presidente Filippo Petrucci – potremmo anche ipotizzare delle cappelle cinerarie di famiglia”. Nel caso in cui si dovesse riprendere con le sepolture, dovranno essere rispettate regole storico-estetiche ben precise. “Si dovrà agire rispettando il valore monumentale del cimitero”, ha sottolineato il sindaco.
