Un detenuto straniero di 41 anni ha tentato di aggredire, colpendolo con un coltellino artigianale costruito con la plastica, il direttore del carcere cagliaritano di Buoncammino. Due agenti della polizia penitenziaria lo hanno subito bloccato e disarmato rimanendo lievemente feriti. L’episodio è avvenuto ieri. Il coltellino artigianale è stato scoperto durante le consuete operazioni di perquisizione nelle celle: di lì una violenta discussione nella quale è intervenuto il direttore. Il migrante che ha tentato l’aggressione è detenuto dopo una condanna all’ergastolo per omicidio. A rendere noto quanto accaduto è stato il coordinatore provinciale della Uil Penitenziari, Raffaele Murtas.
E proprio dalla sigla confederale arriva una nota: “Questo episodio mette l’accento sulla grande tempestività e professionalità del personale di polizia penitenziaria dell’Istituto cagliaritano. Senza l’intervento degli agenti – sottolinea Murtas – la situazione avrebbe potuto avere risvolti drammatici. Il detenuto, particolarmente pericoloso ed aggressivo, ha spesso messo in atto atteggiamenti violenti nei confronti degli agenti e delle altre figure professionali che operano nella struttura, creando gravi difficoltà alla sicurezza dei lavoratori, ma anche degli altri detenuti”. Murtas ha aggiunto: “Sorprende negativamente ancora una volta il fatto che l’Amministrazione centrale e Regionale sembrano indifferenti alle dinamiche che avvengono nell’Istituto del Buoncammino. Auspichiamo un immediato intervento dell’Amministrazione per allontanare i detenuti responsabili di atteggiamenti come quello in questione”.