Cagliari, Grig: “Basta speculazioni immobiliari, alla città non serve nuovo cemento”

“Il Consiglio comunale di Cagliari si è espresso favorevolmente in via preventiva per l’ennesimo caso di speculazione immobiliare in città: 5 palazzi, 73 appartamenti, 3.600 metri quadrati di parcheggi interrati (a pagamento), 2.400 metri quadrati di verde pubblico e 3.593 metri quadri edificati su 6.000 metri quadrati di superficie complessiva”. Lo denuncia l’associazione ambientalista Gruppo d’intervento giuridico, attraverso il suo presidente Stefano Deliperi.  “Si tratta di una zona – nel quartiere di Bonaria – sotto un costone classificato a rischio, dove già nel marzo 2006 si era verificata una frana, nonostante le relazioni geotecniche (1995-1996) escludessero qualsiasi pericolo. Una zona già destinata a “verde pubblico” di quartiere dove per anni è stata ubicata la depositeria comunale delle auto rimosse, a sua volta rimossa a suon di esposti ecologisti a causa dei reiterati fatti di inquinamento ambientale. Una zona dove, pezzo a pezzo, tutte le aree destinate a “servizi pubblici” (verde pubblico, ecc.) sono state consegnate alla speculazione immobiliare, fra una centrale ENEL s.p.a. di trasformazione dell’energia elettrica dall’alta tensione (150 kv) e palazzoni. Una zona già pesantemente congestionata dal traffico veicolare, davanti alla Fiera campionaria della Sardegna. Il piano attuativo dovrà comunque esser assoggettato a preventiva procedura di verifica di assoggettabilità a valutazione ambientale strategica (V.A.S.)”, si legge in una nota.

“Ha voglia l’assessore comunale all’urbanistica Frau di vantare il “proficuo dialogo tra Amministrazione comunale e i privati che lo hanno proposto, che ha portato ad alcuni importanti risultati tra cui una progettazione di qualità”: si tratta di ottusa speculazione edilizia. Ottusa sotto il profilo ambientale, perché aumenta il carico edilizio ai danni di quel verde pubblico che doveva esser realizzato. Ottusa sotto il profilo imprenditoriale, perché finirà per aumentare gli appartamenti invenduti a Cagliari. La città ha 154.522 residenti (al 30 novembre 2014, dati ISTAT) e ne ha perso 13.358 dal 2001, pur avendo la bellezza di 5.090 unità immobiliari residenziali non occupate (dati ISTAT, censimento 2011). Si potrebbe fare un elenco chilometrico delle nuove iniziative edilizie rimaste invendute. Oltre 5 mila case non occupate, fra cui un notevole patrimonio immobiliare bisognoso di ristrutturazioni e risanamento”.

Cagliari non ha bisogno di nuovo cemento, non ha bisogno di ulteriore “consumo del territorio”, ha bisogno di case ristrutturate e di case a prezzi (acquisto, locazione) accessibili”, prosegue Deliperi. “Soprattutto ha bisogno di più alberi, più verde pubblico. Cagliari ha bisogno di un serio e realizzabile piano di housing sociale, di una politica di incentivi per la ristrutturazione degli immobili e la dotazione ove possibile di impianti di produzione di energia da fonti alternative (pannelli fotovoltaici in particolare), di una politica di miglioramento qualitativo e incremento del verde pubblico, di un efficace accesso ai fondi comunitari per la riqualificazione delle aree urbane”.

La richiesta di Grig è quello di adottare un provvedimento di sospensione temporanea di ogni procedimento per l’avvio della redazione dell’adeguamento del Puc al piano paesaggistico regionale. “C’è un chiaro interesse pubblico a fermare l’ottuso consumo di territorio. Questa è una delle esigenze fondamentali di Cagliari”.

 

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