Cagliari, condanne per i chioschetti del Poetto. Ecco la sentenza nome per nome

Tutti condannati in tribunale a Cagliari i 19 imputati per gli abusi edilizi dei baretti del Poetto. Pene da un minimo di un mese ad un massimo di otto mesi e dieci giorni per violazione di norme paesaggistiche e per lo sconfinamento demaniale. Mentre sono risultate prescritte le violazioni urbanistiche.  La sentenza è stata pronunciata nel primo pomeriggio dal giudice Massimo Costantino Poddighe dopo oltre tre ore di camera di consiglio.

Secondo quanto ha stabilito il Tribunale, quasi tutti i chioschetti del Poetto violavano le norme paesaggistiche e, in alcuni casi, è stato anche provato lo sconfinamento demaniale. Prescritte, invece, molte delle contestazioni di natura urbanistica, mentre per altri reati è arrivata l’assoluzione.

Ma ecco le condanne nel dettaglio: otto mesi e dieci giorni – per tutti pena sospesa – a Luigi Lampis (chioschetto La dolce vita), Valter Casula (Calipso), Maria Assunta Cabras (Palm Beach), Cinzia Erriu (Corto Maltese), Anna Frongia (Il Nilo), Giovanni Cogoni (La Sella del diavolo), Donata Ledda (Zen) e Maurizio Marongiu (Twist). Otto mesi secchi di reclusione per Alessandro Murgia (Emerson), Pierluigi Atzori (Ara Macao), Piero Marci (Il Miraggio), Antonio Congera (Capolinea), Maria Giovanna Cossu (Golden Beach), Maurizio Cabras (Fico D’India), Luciano Spiga (Oasi). Assolto per le contestazioni urbanistiche riguardanti il chiosco Le Palmette, il titolare Sandro Angioni è stato invece condannato a un mese per lo sconfinamento demaniale e a otto mesi per gli abusi paesaggistici allo Zen, l’altro baretto di sua proprietà. Un mese d’arresto, sempre con pena sospesa, è stato infine deciso per Eliseo e Santina Carta, gestori della Lanterna Rossa. Le sentenze verranno depositate tra 60 giorni, poi i difensori valuteranno se presentare ricorso in appello.

 

 

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