Bomba nel centro di accoglienza di Dorgali, la condanna della politica

Reazioni sdegnate dalla politica dopo l‘attentato dinamitardo avvenuto intorno alle 2.30 del 27 luglio nel centro di accoglienza per migranti di Dorgali, gestito dalla cooperativa ‘The others’. “Abbiamo appreso del vile attentato dinamitardo subito dal centro di prima accoglienza per migranti, in località “su Babbu Mannu” a Dorgali. La Sardegna deve e dovrà essere terra di ospitalità e l’atto di qualcuno non servirà ad intaccare la nostra idea di comunità”. Lo affermano, in una nota, i consiglieri regionali di Articolo Uno-SDP, Daniele Secondo Cocco, Eugenio Lai, Luca Pizzuto, Paolo Zedda. “Come Gruppo Consiliare Art.1 – Sdp manifestiamo tutta la nostra solidarietà agli ospiti della struttura e agli operatori della cooperativa “the Others”. In un periodo così delicato e in cui domina la paura – osservano i consiglieri regionali – noi continuiamo a credere in una società che fa dell’accoglienza uno dei suoi valori portanti, anche se i segnali che sono arrivati dal Consiglio ieri non aiutano a rasserenare il clima permettendo di ragionare con tranquillità sul tema”.

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“Ciò che è successo a Dorgali è terribile e sconcertante, il frutto marcio della propaganda xenofoba di troppe forze politiche, che speculano sulla disperazione per una manciata di voti in più – ha dichiarato il deputato di Art.1 – Mdp Michele Piras -.Una bomba nel cuore della notte, che ha causato danni e feriti, per fortuna lievi, che ha rischiato di produrre una strage. La mia solidarietà, piena e incondizionata, ai ragazzi ospiti del centro di accoglienza, alla cooperativa che lo gestisce, ai dorgalesi, popolazione civile e ospitale di una zona bellissima, che non merita la barbarie e l’infamia procurata da pochi criminali, chiunque essi siano. Abbiamo bisogno di produrre uno sforzo collettivo di solidarietà, accoglienza e inclusione, che coinvolga di più la comunità locale, costruendo convivenza e mediazione culturale, trame di relazione più intense fra migranti e residenti”.

“L’attentato di Dorgali è grave naturalmente per il suo carico simbolico e quindi ritengo importante che tutti indistintamente oggi condanniamo qualunque atto violento nei confronti di chiunque – ha detto il vice capogruppo del Pd in consiglio regionale Roberto Deriu -. Ancora di più quindi bisogna condannare questo atto nei confronti di chi ospitiamo perchè – aggiunge Deriu – fuggito dalla guerra e dalla persecuzione, in attuazione di una delle norme della nostra costituzione che fanno del nostro Paese uno dei difensori mondiali dei diritti umani”.

“Quanto accaduto al centro accoglienza di Dorgali – ha dichiarato il deputato del Pd Emanuele Cani – è inconcepibile e inaccettabile. Agli operatori e agli ospiti che stanotte sono stati bersaglio di questo gesto criminale va tutta la mia solidarietà. Si tratta di un attentato che avrebbe potuto avere ben più gravi conseguenze. Il mio augurio è che le forze dell’ordine impegnate nelle indagini arrivino presto a identificare gli autori di questo vile atto. Ancora una volta voglio ribadire la più ferma condanna verso qualsiasi atto violento e criminoso”.

“Spero che gli autori di questo gesto barbaro e criminale vengano assicurati quanto prima alla giustizia – scrive in una nota la deputata Pd Caterina Pes -. Un atto che merita la condanna forte di tutta la nostra isola – dice ancora l’esponente del Pd – voglio esprimere tutta la mia solidarietà alla comunità di Dorgali e a chi ogni giorno vive e opera nel centro colpito la notte scorsa”.

Così il segretario del Pd, il senatore Giuseppe Luigi Cucca: “Fermare la paura xenofoba è ’unico modo per evitare che questa degeneri in violenza e in episodi che ledono il lavoro svolto finora dalle istituzioni e dalle comunità, per assicurare un livello minimo di accoglienza ai rifugiati. “Aldilà dei danni provocati, l’episodio è gravissimo per il messaggio che porta, nonostante sia da attribuire a singoli individui, non certamente all’intera comunità dorgalese, che ha sempre dimostrato di essere sensibile al dramma dei migranti. Il Pd condanna fermamente ogni forma di violenza, specie quella rivolta a coloro che vivono una condizione di grave disagio, che scappano dalla loro terra perché afflitti dalle guerre, dalla povertà, e dalla violazione dei diritti umani”.

I deputato del Pd, Siro Marrocu, Emanuele Cani, Marco Meloni, Romina Mura, Caterina Pes, Paola Pinna, Giovanna Sanna, Francesco Sanna e Gian Piero Scanu, hanno presentato intanto un’interrogazione al Governo per sapere “quali iniziative intenda assumere al fine monitorare con attenzione la situazione del centro di prima accoglienza a Dorgali,  nonché di tutti i centri presenti sul territorio regionale,  garantendo sicurezza agli ospiti e agli operatori”. Questo perché la bomba esplosa nella notte “è un fatto assolutamente inquietante, da non sottovalutare e su cui è necessario fare piena luce anche in considerazione del ripetersi di episodi simili che da tempo interessano i centri presenti su tutto il territorio sardo”.
Bomba in centro migranti: Lai (Pd), atto vile da condannare

“L’attentato dinamitardo di questa notte nel centro di prima accoglienza di Dorgali è un fatto grave che condanniamo con forza. Agli ospiti della struttura e a chi vi opera va la più totale solidarietà per un atto vile che ha rischiato di avere conseguenze ancora più gravi”. Lo dichiara, in una nota, il senatore del Pd Silvio Lai. “Credo che da parte di tutti serva un impegno ancora maggiore per far prevalere le ragioni dell’accoglienza e perché chi arriva nel nostro Paese e nella nostra regione possa sentirsi parte della nostra comunità – prosegue Lai – e possa trovare nella nostra isola quel senso di ospitalità che ci ha sempre contraddistinto, specie nei confronti di chi si trova in
difficoltà”.

“O le istituzioni riportano normalità e giustizia nelle nostre terre o il clima politico e sociale in Sardegna, purtroppo, è destinato a peggiorare”. Lo afferma Salvatore Deidda, portavoce regionale di Fdi-An in merito all’attentato contro il centro accoglienza migranti a
Dorgali. “Gli attentanti bisogna sempre condannarli e sperare che non accadano più – aggiunge -. Ancora non si sa quale sia il reale obiettivo dell’attentato, ma come oppositore a questa scellerata politica dell’immigrazione, trovo che questi gesti gravi non fanno altro che gettare ombre sui motivi e sulle iniziative per bloccare questa follia”.

 

 

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