Blitz a Porto Cervo, indagati l’ad di Sardegna Resorts e il capo dei vigili di Arzachena

Sono almeno due gli iscritti nel registro degli indagati nel fascicolo aperto dalla Procura della Repubblica di Tempio, con l’ipotesi di reati contro la Pubblica amministrazione, che ha portato ieri i Carabinieri a perquisire gli uffici del Comune di Arzachena, del Consorzio Costa Smeralda e della Sardegna Resorts, la società che gestisce gli interessi del Qatar in Costa Smeralda. Si tratta di Mariano Pasqualone, amministratore delegato di Sardegna Resorts e membro del Cda del Consorzio Costa Smeralda, a cui ieri, oltre agli uffici di Porto Cervo, è stata perquisita la casa, in località Monti Canaglia, dalla quale sono stati portati via anche computer e cellulari, e di Giovanni Mannoni, comandante dei Vigili urbani di Arzachena, fino a qualche mese fa responsabile di Polizia giudiziaria per la Polizia municipale della stessa Procura di Tempio.

“Dimostreremo la nostra estraneità ai fatti che ci vengono contestati”, ha detto all’ANSA il legale di Mannoni, Domenico Putzolu, mentre i vertici della Costa Smeralda non rilasciano dichiarazioni in merito alla vicenda. “Respingiamo tutte le accuse che ci vengono mosse, perché il mio assistito si è sempre mosso nel rispetto della legge”, ha aggiunto l’avv. Putzolu. Al comandante dei vigili gli viene contestati una “eccessiva” disponibilità nei confronti dei manager della Costa Smeralda, tanto da “rallentare” in alcuni casi delle verifiche, andando in questo modo ad avvantaggiare gli stessi manager. Tra gli atti al vaglio degli inquirenti anche accordi tra l’Ente pubblico e il privato per assumere dei vigili urbani per il periodo della stagione estiva, ma non solo. Nella lente della Procura ci sono anche le carte che hanno autorizzato la realizzazione del villaggio di Harrods, nel molo vecchio di Porto Cervo, sul quale gravano due indagini di Carabinieri e Corpo forestale per irregolarità edilizie.

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