Banda sardo-campana della cocaina, Alghero base anche per ripulire soldi

Era Alghero l’epicentro degli affari della banda sardo-campana sgominata dal nucleo di polizia economico-finanziario della Guardia di finanza di Sassari e dal servizio centrale investigazione criminalità organizzata di
Roma, che hanno interagito sotto il coordinamento della Dda di Cagliari. Qui avevano piazzato la propria base i grossisti di origine napoletana che ricevevano la cocaina proveniente da oltre Tirreno a bordo di autoarticolati, soprattutto di quelli che trasportavano piante e fiori. Stavano ad Alghero, da dove fornivano la loro rete sino a Olbia, e a Macomer, piazza attraverso cui gestivano la loro fetta di mercato nel Nuorese.

Ma Alghero e il suo centro storico, in tempi di crisi economica per il territorio, era diventata ideale anche per gli affari immobiliari e commerciali dell’organizzazione che, comprando attività di ogni genere e appartamenti da destinare a uso turistico, ripulivano gran parte dei soldi guadagnati. Dei quattro arresti di oggi, uno è stato eseguito proprio in questa parte dell’Isola e riguarda l’unico sardo coinvolto. Gli altri, tutti originari della provincia di Salerno e contigui o affini a persone già coinvolte in illeciti e accusate di far parte di uno dei clan camorristici locali, sono stati arrestati in Campania. Durante le indagini era stato già messo a segno qualche altro colpo, con ben nove casi di flagranza: abbastanza da portare alcune delle persone coinvolte a capire che gli investigatori erano sulla pista giusta, inducendole così a lasciare Alghero e la Sardegna per provare a cercare altre piazze. Non a caso nell’ambito della stessa operazione, che prosegue e che ha coinvolto oltre cento militari, oggi sono state eseguite diverse perquisizioni anche nel Lazio, in Abruzzo e in Toscana.

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