Assalti ai portavalori, maxi processo in sicurezza nell’aula bunker di Bancali

La prima udienza del maxi-processo per gli assalti ai portavalori, prevista per il 28 aprile nel tribunale di Lanusei, si terrà invece il 24 maggio nell’aula bunker del carcere di Bancali, a Sassari, dove il processo rimarrà per tutta la sua durata.

Il presidente facente funzioni della Corte d’Appello di Cagliari, Antonio Onni, ha firmato il decreto con cui ha
disposto che il dibattimento si svolga nell’aula protetta del carcere sassarese. Una scelta dettata da ragioni di sicurezza, dopo il vertice che si era tenuto nella Prefettura di Nuoro qualche giorno fa, tra magistrati e forze dell’ordine. Stamattina nel tribunale ogliastrino si è insediata la presidente del collegio di giudici che celebrerà il processo, Ermengarda Ferrarese, in applicazione dal tribunale di Cagliari. Ha incontrato i due giudici a latere del processo, Giovanni Paolo Piana e Fabio Rivellini, entrambi del tribunale di Lanusei e ha disposto il provvedimento di deferimento della prima udienza dal 28 aprile al 24 maggio. Un rinvio dovuto ai tempi ristretti per l’organizzazione dei dettagli operativi prima dell’apertura del processo, in cui dovranno comparire dodici
detenuti più altri 16 imputati, tra quelli agli arresti domiciliari e a piede libero.

Secondo la Dda di Cagliari, gli organizzatori e promotori della banda sono Giovanni Olianas, ex sindaco di Villagrande, Luca Arzu, Angelo Lostia e Salvatore “Toreddu” Sanna, mentre ad altri imputati viene contestata la partecipazione all’associazione a delinquere. Il resto degli indagati ha singole contestazioni non associative.

la decisione di trasferire il processo nell’aula bunker di Bancali non piace al sindaco di Lanusei, Davide Ferreli. “A non essere sicuro è tutto il sistema dei tribunali sardi, non solo quello di Lanusei. Eppure anche Lanusei, come Sassari, ha un carcere. Ma forse ci si dimentica che esistono progetti di investimento, in sicurezza e in strutture, in capo alla Procura generale che sono fermi ormai da troppo tempo. La decisione del trasferimento – ha aggiunto il primo cittadino – avvilisce in modo diretto l’Ogliastra. Un territorio che non solo perde ogni potenziale beneficio in termini di ricaduta economica, ma che soprattutto viene privata della possibilità di esercitare un diritto fondamentale: il diritto alla legalità. Questo spostamento è più grave di quello che appare, per questo non sono d’accordo”

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