Sequestro preventivo per 224 mila euro, eseguito per l’accusa di evasione fiscale, a carico della casa vinicola che produce il rinomato Capichera “Giovannella e Libero Ragnedda Snc” di cui il sindaco di Arzachena, Alberto Ragnedda, e il fratello Mario, sono gli amministratori. L’ha disposto la Procura di Tempio, per l’Agenzia delle entrate la società dei due fratelli avrebbe evaso l’Iva (224mila euro) su introiti per 1,7 milioni, la dichiarazione dei redditi contestata è quella del 2010 . Da qui il congelamento dei conti correnti dell’azienda e i sigilli ai beni immobili. I legali della famiglia Ragnedda, Gerolamo e Filippo Orecchioni, hanno presentato istanza di revoca al Tribunale certi che “sia totalmente assente – hanno spiegato – il profilo della responsabilità penale e siano infondati i presupposti sulla quale si basa il sequestro”. La decisione dovrebbe arrivare nei prossimi giorni.
.