Approvazione Rendiconto 2016 a Quartu, Vallascas (M5S) denuncia anomalie

“Sono troppe e gravi le anomalie che si sarebbero verificate nella seduta del Consiglio comunale di Quartu Sant’Elena che nelle scorse settimane ha approvato un importante documento contabile in assenza del numero legale. Un fatto che avrebbe richiesto un intervento tempestivo da parte della Regione che, viceversa, si è contraddistinta per immobilismo, facendo passare quasi sotto silenzio una vicenda nella quale avrebbe dovuto esercitare una più attenta azione di controllo. A questo punto è urgente un intervento del Ministro dell’Interno per ripristinare le regole e per verificare se vi siano le condizioni per il commissariamento dell’Ente”. È quanto afferma il deputato del Movimento 5 Stelle, Andrea Vallascas, che ha presentato un’interrogazione al Ministro dell’Interno in merito alla seduta dell’8 settembre scorso del Consiglio comunale di Quartu, nel corso della quale è stato approvato il Rendiconto 2016. Il documento doveva essere approvato entro metà settembre per evitare il commissariamento dell’Ente.

“A Quartu – spiega Vallascas – si sta consumando una vicenda di estrema gravità, dove sembra siano completamente stravolte le regole della gestione della cosa pubblica, nel più completo disprezzo dei regolamenti e dei cittadini e in assenza di un’adeguata azione di controllo da parte della Regione Sardegna. Il riferimento – prosegue il parlamentare del M5s – è alla seduta dell’8 settembre, convocata per approvare il Rendiconto 2016, tra l’altro portato in aula con un grave ritardo. Il documento è stato approvato in violazione dell’articolo 7 del Regolamento del Consiglio Comunale che impone, per le sedute in seconda convocazione e limitatamente ad alcune materie, come appunto bilancio di previsione e rendiconto, la presenza della metà dei consiglieri assegnati. Mentre il giorno erano presenti appena 14 su 29 consiglieri. È il caso di precisare – aggiunge Vallascas – che nel caso di Quartu Sant’Elena, la metà dei consiglieri è pari a 14,5 che, anche secondo quanto indicato dal Ministero dell’Interno, si arrotonda per eccesso a 15 e non certo per difetto come invece è stato fatto. Vergognoso – prosegue – il comportamento dell’Assessorato regionale degli Enti Locali che, solo dopo le numerose e insistenti sollecitazioni del consigliere del M5s, Guido Sbandi, è intervenuto peraltro con scarsa chiarezza. La Regione, infatti, da una parte, sollecita un’altra votazione, perché evidentemente riconosce non valida e nulla quella dell’8 settembre, dall’altra, tollera il fatto che alla prossima seduta di consiglio comunale sia stata posta all’ordine del giorno la “Convalida della delibera del Consiglio Comunale (n. 41 dell’8 settembre 2017) avente per oggetto: Rendiconto della gestione 2016″. Le cose sono due: o la delibera era già valida l’8 settembre scorso, e allora sarebbe inutile una seconda convocazione, oppure non era affatto valida, e allora non si può parlare di convalida”.

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