Alluvione, stretta della Procura di Olbia: a giorni i nomi degli indagati

Giorni decisivi per le inchieste sull’alluvione del 18 novembre scorso in Gallura: mercoledì prossimo potrebbe venire formalizzata l’iscrizione dei primi indagati, da parte della Procura della Repubblica di Tempio Pausania, in particolare per l’inchiesta relativa alla voragine apertasi a Monte Pinu, lungo la provinciale 38 che collega Olbia a Tempio Pausania, dove morirono tre persone. Anche le altre due indagini, però, viaggiano spedite: entro la prossima settimana sono attesi degli sviluppi per i filoni d’inchiesta su Arzachena, dove morirono quattro componenti della famiglia italo-brasiliana Passoni, e sul dissesto idrogeologico della città di Olbia. “Si tratterà di una iscrizione obbligatoria, per consentire alle persone che verranno inserite nel registro degli indagati di potersi difendere”, ha precisato il sostituto procuratore della Repubblica, Riccardo Rossi. Al momento non sono previste misure cautelari, mentre non sono escluse delle misure interdittive. La Procura ha già sul tavolo le conclusioni dei consulenti che hanno ricostruito quanto accaduto il giorno dell’alluvione, mentre domani il pm Rossi incontrerà ancor a una volta i tecnici, per poi procedere all’indicazione degli indagati, per i quali le cui accuse ipotizzate sin dall’avvio dell’indagine sono di disastro colposo e omicidio plurimo colposo.

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