Post alluvione, la contro-informazione di Cappellacci costa 500mila euro

Da Cappellacci 500mila euro per una campagna di contro-informazione: “Su Cleopatra i giornali hanno distorto la realtà”. Ma la ricostruzione è al palo.

Trecentomila euro stornati dai fondi per la promozione dell’agroalimentare nei Sardegna store e versati nelle casse della Rai, della Mondadori e del Gruppo Unione sarda. Altri 200mila prelevati da altri capitoli di spesa, in primis quelli sull’internazionalizzazione delle imprese sarde. È la campagna di “contro-informazione” (parole sue) voluta dall’ex presidente della Regione Ugo Cappellacci per rilanciare l’immagine della Sardegna dopo l’alluvione che il 18 novembre scorso ha devastato l’Isola. E’ uno dei lasciti degli ultimi giorni di governo. Una delle tante spese già decise che la nuova giunta troverà nei cassetti di viale Trento.

Un evento, alluvione del 18 novembre, che secondo l’ex governatore ha “certamente avuto conseguenze gravissime”. E le cui conseguenze sono state in qualche modo aggravate dall”l’informazione che ha, almeno in parte, distorto la realtà” e “spettacolarizzato” l’evento, rovinando l’immagine di tutta la Sardegna. Pubblicità, dunque, a tutto spiano con un budget di oltre mezzo milione di euro. Compreso l’acquisto di “carte tematiche e guide dell’Isola” e una campagna sugli autobus di Roma e Milano, ma pure quelli di Cagliari e Sassari. Obiettivo: far sapere a stranieri, ‘continentali’ ed evidentemente anche ai sardi, che tutto va bene.

Ma è proprio così? Forse no. Intanto, centro giorni dopo l’alluvione rimangono ancora molte criticità, che non saranno cancellate da una campagna pubblicitaria. La strada che collega Oliena e Dorgali, ad esempio, è ancora interrotta, non c’è l’ombra di un cartello e i turisti sono costretti a tornare indietro, sconsolati e probabilmente un poco adirati, quando si accorgono che là dove c’era un ponte ora c’è (ancora) una voragine. Sembra che negli ultimi giorni l’Anas abbia dato un’accelerata e gli appalti per la ricostruzione siano in pubblicazione. Merito – raccontano in Comune – anche di una lettera inviata dal presidente della Provincia Roberto Deriu all’allora premier Enrico Letta.

Ma anche ammesso che i turisti riescano a raggiungere Oliena, basta una visita alle sorgenti di Su Gologone per capire che da quel terribile 18 novembre, nulla è cambiato: “C’è ancora fango dappertutto – dice l’assessore all’Ambiente Valentino Carta –. A Su Gologone è tutto fermo al giorno dell’alluvione. Ora attendiamo fiduciosi la nuova giunta regionale e chiediamo un’accelerata sui lavori, per salvare la stagione turistica”. Perché finora, “dalla Regione non è arrivato nemmeno un euro”. Non va meglio a Olbia, dove gli abitanti, per ora, dalle istituzioni stanno ricevendo solo gli 800 euro assegnati a 1.200 famiglie colpite dal disastro. E anche a Torpè – così come in molti altri centri colpiti da Cleopatra – la situazione non pare certo migliorata.

Eppure, per l’ex presidente Cappellacci la colpa è dell’informazione, che “distorce i fatti” e rischia di bruciare la stagione turistica. Ecco allora, per l’appunto, la campagna di “contro-informazione” e il mezzo milione d’investimento. Tra i beneficiari, come detto: il Gruppo Unione Sarda di Sergio Zuncheddu, la Rai e la Mondadori di Silvio Berlusconi. Assente in toto il Gruppo Espresso: Carlo De Benedetti, che pure pubblica il quotidiano cartaceo più letto nel nord dell’Isola, rimane all’asciutto. Non così Carlo Delfino per le mappe e Ludd consulting, società londinese con amministratore cagliaritano.

Per Cappellacci, così come riportato in delibera (leggi) è indispensabile “incidere sugli aspetti emozionali del potenziale turista/consumatore/utente”, frase subito ripresa da Mariani nel documento che assegna i denari (guarda), e lanciare il “Mangia sardo, compra sardo”. Se alla Rai vengono assegnati 60mila euro per l’acquisto di spazi promozionali nelle trasmissioni Uno mattina verde, Sereno variabile, Community e Linea verde, il gruppo Unione Sarda riesce a fare meglio, con 62mila euro distribuiti tra Videolina, Tcs, Unione sarda e unionesarda.it. Mondadori incassa invece 140mila euro per le uscite pubblicitarie su Panorama, Donna moderna, Tv Sorrisi e canzoni e Famiglia cristiana, Ludd consulting si occuperà di un publiredazionale in lingua inglese dietro un compenso di 25mila euro e l’editore Carlo Delfino fornirà carte tematiche e guide della Sardegna per 60mila euro. La campagna sugli autobus urbani di Roma, Milano, Cagliari e Sassari ed extraurbani regionali per 75mila euro. Il conto finale? Circa 546mila euro. Iva compresa.   

Pablo Sole

sole@sardiniapost.it

(immagine da www.istitutocomprensivooliena.gov.it)

 

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