Alluvione Capoterra, inaugurato primo lotto progetto Regione: lavori da 50 mln

L’acqua farà meno paura a Capoterra, la cittadina che nel 2008 ha subìto l’alluvione che provocò quattro morti. La Regione, insieme alle tre aziende sarde che hanno effettuato le opere, ha inaugurato il primo lotto dell’intero progetto di mitigazione del rischio idrogeologico sul rio San Girolamo e l’affluente Masone Ollastu, per complessivi 50 milioni di euro divisi in cinque lotti funzionali. Presenti alla cerimonia di questa mattina il presidente Francesco Pigliaru, l’assessore dei Lavori Pubblici Paolo Maninchedda e il sindaco di Capoterra Francesco Dessì. Gli interventi realizzati con un finanziamento comunitario per un totale di quasi 11,2 milioni di euro, in otto mesi dalla consegna definitiva dei lavori, riguardano l’ampliamento dell’ultimo tratto dell’alveo del fiume sino alla foce, passato da 11 a 44 metri arrivando a poter contenere una portata d’acqua pari a 449 metri cubi al secondo di acqua.

Nel 2008 la piena aveva fatto registrare una portata massima di circa 600 metri cubi, ma i tecnici sono sicuri che se si verificasse un evento simile, le opere realizzate lungo tutto il corso del fiume mitigherebbero di molto l’impatto. Per l’inaugurazione degli altri lotti ci sarà da attendere almeno la fine del 2018 e l’inizio del 2019. Sono in fase di valutazione di impatto ambientale su progetto definitivo gli interventi per mettere in sicurezza il tratto della statale 195, da Cagliari a Pula, che transita in quel territorio: ci sono da sollevare di circa 3 metri l’asfalto e i ponti che saranno da allargare per portare l’alveo del fiume, a monte, anch’esso alla larghezza di 44 metri. I lavori sulla diga sono in fase di aggiudicazione dei lavori da parte del Consorzio di bonifica della Sardegna Meridionale e in questo caso l’appalto integrato che prevede anche la progettazione esecutiva fa prevedere un termine dei lavori di circa due anni. Più lunghi i tempi per la realizzazione del ponte a Poggio dei Pini, dove i residenti si sono schierati contro il progetto dell’amministrazione regionale e ora sono in corso interlocuzioni per definire il progetto.

“Gli annunci devono essere coerenti e credibili rispetto agli interventi fatti: noi con il riformismo e la ricerca di soluzioni contro facili populismi, silenziosamente e senza troppi annunci, facciamo le cose”. Così il presidente della Regione Francesco Pigliaru ha commentato la realizzazione delle opere sul Rio San Girolamo e il Rio Masone Ollastu a Capoterra. “Quando siamo arrivati al governo della Regione, nel 2014, in nessuna delle zone ferite erano state avviate le opere sul rischio idrogeologico – ha osservato – oggi Villagrande Strisaili ha quasi ultimato i lavori, a Capoterra sono stati ultimati i primi lavori, ad Olbia, pur con polemiche, si è in fase di autorizzazioni amministrative e Bitti si sta confrontando con le opzioni progettuali. Qui rimane l’incompiuta della Statale 195 e stiamo valutando con il Ministero delle infrastrutture come rendere più vincolanti i termini per il completamento dei lavori. Inoltre è aperto il confronto con il Comune e i residenti di Capoterra per il ponte a Poggio dei Pini: il progetto si deve fare ma deve essere il più possibile condiviso”. L’assessore Paolo Maninchedda ha sostenuto che “l’opera parla da sé. Siamo dinnanzi ad un presidente e ad una Giunta che hanno messo il rischio idrogeologico come obiettivo prioritario: forse non ad alto tasso di propaganda ma ad alto tasso di civiltà. La Repubblica italiana oggi è un paese disordinato, con istituzioni che autorizzano e quelle che controllano impegnate in una guerra tra di loro. Devo ringraziare gli uffici regionali, che hanno lavorato anche 10 ore al giorno, perchè seppure è stato difficile muoversi in questa selva, si è arrivati al risultato”. Il sindaco di Capoterra Francesco Dessì, che nel 2008 era vicesindaco, ha parlato di “lavoro chirurgico e non impattante nel territorio su due fiumi che sono serpentelli molto pericolosi. Forse un tempo non si era ragionato abbastanza sulla pianificazione territoriale”. Per la città Metropolitana, Valter Piscedda, ha rimarcato che “quando le istituzioni collaborano raggiungono risultati positivi. La cosa più importante è la sicurezza dei cittadini”.

Foto d’archivio Roberto Pili

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