“Quando mi sono alzato, non sembrava una pioggia preoccupante. Poi verso le 7,30 ho sentito un boato. Sono sceso nello scantinato per accendere l’autoclave. A quel punto è iniziata ad entrare l’acqua. Poi mi sono seduto in giardino e lì ho aspettato che la piena passasse“. Questo il racconto di Lorenzo Delussu, il pensionato di Capoterra residente a Rio San Girolamo e testimone nel processo sull’alluvione del 2008, davanti ai giudici della prima Sezione penale del Tribunale di Cagliari. Drammatiche testimonianze dalla voce di chi sei anni fa ha perso tutto. Sono quasi 200 le parti civili costituite. A Capoterra morirono quattro persone: Antonello Porcu e la suocera Licia Zucca; Anna Rita Lepori che era in macchina quando venne trascinata dall’onda; Speranza Sollai, annegata in casa.
A processo ci sono l’ex sindaco di Capoterra, Giorgio Marongiu, il presidente della cooperativa Poggio dei Pini, Giovanni Calvisi, i capi del compartimento Anas Bruno Brunelletti e Giorgio Carboni, il funzionario della protezione civile Sergio Carrus e i dirigenti del Genio Civile Virgilio Sergio Cocciu, Gianbattista Novella e Antonio Deplano, accusati a vario titolo di omicidio colposo e inondazione colposa.